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“Libertà di panorama in Italia: liberiamo la bellezza”, la petizione a Renzi e Franceschini

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“In un mondo minacciato dal terrore, è più che mai importante valorizzare e promuovere il nostro patrimonio culturale. Proprio per questo motivo, a pochi giorni da Natale, vi scriviamo per fare una proposta: regaliamo al nostro Paese la libertà di panorama”. Si apre così la petizione che il nutrito gruppo di parlamentari appartenenti all’Intergruppo parlamentare per l’innovazione ha deciso di inviare, tramite la piattaforma Change.org, al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. “In Italia – recita il testo – è già consentito il fair useDdyFpeqAGkCaLJH-800x450-noPad (1) delle immagini del panorama italiano: è dunque possibile il libero utilizzo delle immagini di scorci, edifici, monumenti per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza culturale. Tuttavia esistono ancora limiti alla libera pubblicazione su internet delle immagini dei monumenti: noi vorremmo rendere possibile scattare e pubblicare foto dei nostri monumenti e del nostro patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e architettonico senza dover chiedere nessun permesso, proprio come avviene nella maggior parte dei paesi europei”. “Lo scorso 22 giugno l’Intergruppo parlamentare per l’innovazione ha posto questo tema all’attenzione del Governo durante un BarCamp svoltosi a Montecitorio, in collaborazione con la Camera e con Wikipedia. Il MiBact ha dichiarato la disponibilità ad aprire un dialogo per arrivare ad una soluzione e da lì si è instaurato un proficuo confronto, di cui siamo lieti. In quella sede abbiamo discusso di come, sull’enciclopedia digitale più letta al mondo, non possano essere pubblicate liberamente, accanto alle rispettive voci, le immagini dei monumenti italiani. Quelle oggi pubblicate (pochissime rispetto al totale dei monumenti presenti nel nostro Paese) hanno comportato un lavoro immane: per ogni monumento i volontari hanno dovuto scoprire l’autore, chi lo gestisce e poi chiedere autorizzazione per ciascuno individualmente. Infatti ogni anno Wikimedia Italia organizza il concorso fotografico internazionale Wiki Loves Monuments che ha come obiettivo la catalogazione fotografica del patrimonio culturale e artistico del nostro Paese: le fotografie rilasciate dagli utenti con licenza libera vengono caricate su Wikimedia Commons (che contiene oltre 29 milioni di immagini e video liberamente riutilizzabili) e le voci di Wikipedia vengono arricchite con immagini di qualità, con notevoli vantaggi anche in termini di marketing territoriale per gli enti che hanno in consegna i monumenti fotografati. Si genera risparmio economico nella promozione turistica con foto non coperte da diritti, e si aggiunge ampia visibilità offerta anche ai monumenti minori e alle cittadine di provincia. Nel 2015 hanno collaborato 392 enti italiani che hanno “liberato” oltre 5.000 monumenti, per un totale di più di 12.000 nuove fotografie”. “A giugno 2016 – spiega ancora la petizione – l’Italia ospiterà l’annuale raduno mondiale della community di Wikipedia, a Esino Lario in provincia di Lecco, un paesino montano di circa 800 abitanti affacciato su panorami mozzafiato del Lago di Como. La sua candidatura è arrivata in finale contro Manila,12 milioni di abitanti, e ha vinto. Una piccola realtà rurale e non una grande metropoli, per la prima volta è stata scelta per ospitare un evento mondiale dedicato all’innovazione, con l’intento di riportare ad una dimensione di piccola comunità una realtà grandissima come Wikipedia, fondata però sul principio di comunità anch’essa. Un ritorno alle origini, una ripartenza dal basso, come dal basso è generata la stessa enciclopedia scritta dalle persone. Crediamo che l’Italia abbia di fronte una grande opportunità per mettersi al passo con gli altri paesi europei e compiere una scelta che porterebbe ad un grande beneficio culturale, oltre che economico. Siamo certi della vostra sensibilità in merito. Per tutte queste ragioni vi chiediamo di lavorare insieme per introdurre al più presto la libertà di panorama nel nostro ordinamento”. La petizione si chiude con una citazione di Peppino Impastato: “È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. 22 dicembre 2015

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