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Akamai, lo “Stato di Internet” tra IPv6 e attacchi informatici. Corea del Sud ancora “primatista” della banda larga

Mobileconnectivity

La velocità media di connessione globale cresce del 21% raggiungendo i 4,6 Mbps, mentre il picco di velocità medio globale fa registrare a sua volta un +20% che la porta a 25,4 Mbps. È solo una delle indicazioni che si ricavano dal rapporto “State of the Internet” diffuso da Akamai relativamente al secondo trimestre del 2014. Se la Corea del Sud mantiene il primato in termini di velocità media (24,6 Mbps) e di adozione della high broadband (>10) con un tasso di penetrazione del 78%, è Hong Kong a sfilarle la testa della classifica del picco di connessione, con una velocità di 73,9 Mbps. L’adozione della banda larga maggiore a 4 Mbps sale, globalmente, del 5,6%.

In ambito mobile, la velocità media varia dai 15,2 Mbps della Corea del Sud allo 0,9 Mbps del Vietnam. Sulla base di dati raccolti da Ericsson, il volume di dati scambiati su reti mobile è cresciuto del 10% rispetto al trimestre precedente.
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via Akamai
Il numero degli indirizzi IPv4 unici connessi alle Akamai Intelligent Platform, per la prima volta, diminuisce dello 0,9%, attestandosi a 788 milioni, circa 7 milioni in meno rispetto alla precedente rilevazione. La richiesta di IPv6 continua invece a provenire da fornitori di connessione via cavo e mobile, apripista dell’adozione dei nuovo protocollo nei rispettivi Paesi.   Sul fronte della sicurezza informatica, durante il periodo di riferimento sono stati rilevati attacchi da 161 Paesi; specificando che Akamai “rileva la provenienza dell’indirizzo IP dell’attaccante e non il responsabile dell’attacco”, si nota come le azioni originate dalla Cina si attestino al 43%, mentre sono più che raddoppiate quelle provenienti dall’Indonesia (15%).   SOTI_Q2_2014_Appendix 1 ottobre 2014

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