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Amazon e antitrust, la pace tedesca

Il garante del mercato in terra teutonica chiude l’indagine sulle clausole imposte ai rivenditori terzi dalla piattaforma Marketplace. L’azienda ha eliminato i termini che vietavano ai vendor di offrire prodotti a prezzi minori in altri spazi. Ma tornano i guai per le condizioni di lavoro nei magazzini Tra Amazon e l’antitrust tedesco scoppia la pace. La piattaforma di eCommerce di Seattle sembra infatti aver eliminato dalle clausole contrattuali d’uso del suo Marketplace i punti nei quali si esigeva dai venditori che i prodotti offerti non venissero venduti a prezzi più bassi altrove. Uno scenario che nel febbraio scorso aveva fatto drizzare le antenne al presidente del German cartel office, Andrea Mundt, secondo il quale tale divieto avrebbe potuto infrangere le norme sulla concorrenza in quanto “la limitazione della libertà dei venditori di fissare il prezzo restringe anche la concorrenza tra i diversi mercati online”. Come riferisce Reuters arriva ora la decisione di chiudere l’indagine a seguito della cancellazione di certe imposizioni dai termini dei contratti stipulati con i commercianti di Marketplace. Ora da Seattle sperano che la decisione dell’Antitrust tedesco venga bissata dall’Office of Fair Trading britannico, dato che i due enti hanno lavorato gomito a gomito in questa indagine. Sempre nel febbraio scorso in Germania, dopo un’inchiesta della Tv Ard, Amazon aveva rescisso il contratto che lo legava alla società di sicurezza Hensel European Security Services (Hess), accusata di maltrattamenti ai danni dei lavoratori impiegati in uno dei magazzini tedeschi dell’azienda, che in terra teutonica ha circa 9mila dipendenti e un fatturato di quasi 9 miliardi di dollari. Le grane sulle condizioni di lavoro sono tornate in primo piano nelle scorse ore, tuttavia, a seguito di un nuovo servizio televisivo, stavolta della BBC. Un mese fa, invece, in Francia è stata approvata una legge subito ribattezzata “anti-Amanzon” che vieta alcune modulazioni di offerta sui libri; in particolare, è diventato impossibile cumulare uno sconto del 5% e le consegne gratuite.

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