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Magenta di Google: quando l’opera d’ingegno viene creata dal computer

Il prossimo 1° giugno Google presenterà Magenta, un progetto di ricerca che permetterà alla intelligenza artificiale di creare musica e arte in perfetta autonomia. A tal fine, Douglas Eck ed altri sviluppatori di Google, stanno utilizzando la piattaforma open source TensorFlow, una sorta di archivio, che consente l’apprendimento automatico grazie ad algoritmi con i quali il programma informatico è capace di migliorare la sue prestazioni attraverso l’esperienza. Con Magenta, sarà insomma possibile comporre musica e in futuro video e altre arti visive ancor più creative e sofisticate. Il progetto è stato parzialmente svelato in anteprima nel corso del Moogfest, kermesse di musica e tecnologia della North Carolina. Lo stesso Eck ha affermato: “Stiamo focalizzando l’attenzione principalmente su come sfruttare l’apprendimento automatico delle macchine, chiamato Generative, per la creazione di interessanti file media. Inoltre sto lavorando su come implementare tutto ciò all’interno dei giochi. Per esempio, la creazione di arte e musica non sarebbe fine a se stessa, ma potrebbe essere sfruttata per dar vita ad un racconto, una storia interessante suddivisa in scene”. Un primo esperimento letterario è stato condotto da Google con la composizione da parte di un computer di poesie. Sempre in occasione del Moogfest, un altro ricercatore di Big G su Magenta, Adam Roberts, ha mostrato ai presenti una delle primissime dimostrazioni degli algoritmi per l’intelligenza articificiale: partendo da poche note inserite dall’uomo, la macchina le ha utilizzate per comporre una melodia inedita. 24 maggio 2016

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