Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
La ricerca “Internet of Things 2020 Business Report” delinea l’evoluzione del mercato nei prossimi anni
É stato presentato lo studio “IoT 2020 Business Report” in cui viene analizzato il percorso che porterà le grandi aziende, entro il 2020, a servirsi delle tecnologie Internet of Things nel business. “E’ passato il momento di domandarsi se l’Internet of Things produrrà valore. Per le aziende, è il momento di prendere decisioni e posizionarsi nel modo giusto per sfruttare al massimo il valore dell’IoT” ha dichiarato Prith Banerjee, Chief Technology Officer di Schneider Electric che ha condotto la ricerca: “Il nostro studio IoT 2020 Business Report vuole essere una guida per implementare l’Internet of Things e per l’innovazione, che aiuti i clienti a cogliere tutti i vantaggi, nel quadro dell’evoluzione che il mercato avrà nei prossimi cinque anni”. Il report è stato realizzato sui risultati di una recente ricerca condotta su scala globale, che ha coinvolto 3.000 business leader in 12 paesi inclusa l’Italia. Le previsioni contenute nello studio vanno a formare una guida, che delinea ciò che ci si può aspettare accada con l’evoluzione del mercato nei prossimi anni: L’IoT scatenerà la prossima ondata di trasformazione digitale, unificando i mondi delle tecnologie operative e delle tecnologie informatiche, contribuendo a creare una nuova forza lavoro mobile e digitale. Man mano che le aziende espanderanno e approfondiranno i loro programmi di digitalizzazione fino a includervi tutta l’impresa, l’Internet of Things prenderà sempre più il centro della scena. Questa nuova ondata di trasformazione sarà abilitata da nuovi sensori “connessi” disponibili a costi più abbordabili, intelligenza e controllo integrati negli oggetti, reti di comunicazione più veloci e ubique, infrastrutture cloud, funzionalità di data analytics evolute. L’IoT sarà una fonte di innovazione, di stravolgimento dei modelli di business e di crescita economica per le imprese, il settore pubblico, i paesi delle economie emergenti. La rivoluzione industriale, la nascita di Internet e la rivoluzione mobility hanno portato evoluzione, innovazione e maggiore ricchezza; lo stesso avverrà con L’IoT. Le aziende, le città potranno creare nuovi servizi abilitati dalle tecnologie IoT; emergeranno nuovi modelli di business; in particolare saranno le economie emergenti ad avere l’opportunità importante di sfruttare rapidamente i vantaggi dell’IoT senza avere il peso sulle spalle di infrastrutture preesistenti. Infatti la stessa McKinsey prevede che il 40% del mercato mondiale delle soluzioni IoT sarà generato da paesi in via di sviluppo. Le soluzioni IoT saranno utilizzate per affrontare le più gravi sfide ambientali e sociali. L’Internet of Things aiuterà i paesi e le loro economie a rispondere alle sfide per il pianeta, fra cui il riscaldamento globale, la scarsità di acqua, l’inquinamento. Di concerto con il settore privato, le amministrazioni locali e nazionali potranno abbracciare l’IoT per accelerare e ottimizzare le iniziative per tagliare le emissioni di gas serra, in linea con l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi raggiunto con l’accordo di 196 paesi all’ultimo COP21. L’IoT trasformerà dati prima non sfruttati in informazioni che permetteranno alle imprese di offrire ai clienti un’esperienza senza precedenti. Pensando a quale sia la value proposition dell’IoT, molte aziende indicano come vantaggi chiave l’efficienza e il risparmio sui costi. Ma accedere ai dati – e in particolare a dati che prima non erano sfruttati – e poterli tradurre in informazioni per agire, come è possibile proprio grazie all’IoT, porterà anche a una grande trasformazione del servizio ai clienti e darà nuove opportunità di costruire fedeltà al brand/ai servizi e soddisfazione. L’IoT promuovrà un approccio al computing aperto, interoperabile e ibrido, e stimolerà la collaborazione fra gli attori del settore IT e I governi per creare standard di architettura globali in grado di affontare la questione cybersecurity. Mentre le soluzioni IOT cloud-based conquisteranno popolarità, nessuna singola architettura di computing avrà il monopolio. L’IoT fiorirà fra diversi sistemi, a livello edge e on premis, come parte di offerte cloud privato o pubblico. Rendere l’IOT disponibile in ambienti di computing eterogenei aiuterà gli utenti finale ad adottare le soluzioni IoT nel modo più adatto alle loro esigenze critiche di business e di sicurezza; allo stesso tempo consente a chi abbia infrastrutture tecnologiche legacy un percorso logico e gestibile per evolvere, permettendo una trasformazione graduale. I principali dati emersi dalla ricerca, che hanno dato spunto per le previsioni contenuti nel report, sono i seguenti: Il 75% delle aziende sono ottimiste rispetto alle opportunità che già quest’anno l’Internet of Things presenta, tra cui: Offrire ai clienti un’esperienza migliore:il 63% delle organizzazioni progetta di usare soluzioni IoT per analizzare il comportamento dei clienti nel corso del 2016, e cita fra i cinque più importanti potenziali vantaggi di business la possibilità di risolvere più rapidamente problemi, offrire un servizio al cliente migliore e migliorare la soddisfazione del cliente. Risparmio di costi di automazione:l’automazione di edificio e l’automazione industriale rappresentano i settori che sono considerati a maggior potenziale per quanto riguarda la possibilità di ridurre i costi grazie all’IoT (il 63% cita l’automazione di edificio, il 62% l’automazione industriale). Le tecnologie di automazione saranno il futuro dell’IoT e quasi la metà degli interpellati (il 42%) ha dichiarato che prevede di implementare entro i prossimi due anni sistemi di automazione di edificio basati su tecnologie IoT. La mobility realizza il valore dell’IoT:due organizzazioni su tre (il 67%) prevedono di implementare l’Internet of Things via applicazioni mobile nel 2016. C’è chi va oltre, un terzo dei rispondenti (il 32%) prevede di iniziare a utilizzare l’IoT in applicazioni mobile entro appena sei mesi, e citano come il principale driver per questa scelta un risparmio potenziale di costi che può arrivare fino al 59% e potenziale risparmio sui costi che arriva fino al 59%. L’81% dei rispondenti ritiene che le conoscenze ottenute dai dati e/o dalle informazioni generate dall’Internet of Things siano al momento condivise in modo efficace in tutta la propria organizzazione. Il 41% dei rispondenti ritiene che le minacce cybersecurity legate all’IoT saranno una sfida di critica importanza per il loro business. 11 aprile 2016