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Banda ultralarga, Repubblica: “Il governo ne affida le chiavi ad Enel”. Renzi: “È obiettivo strategico. Non tocca a Palazzo Chigi fare piani industriali”

A pochi giorni dalla riapertura della consultazione pubblica sul Piano nazionale per la banda larga e sulla Strategia italiana per la banda ultralarga, approvata nel marzo scorso, è Repubblica, in un articolo a firma di Claudio Tito, a dare un annuncio che, se confermato, potrebbe segnare un punto di svolta sulla complicata matassa delle infrastrutture. Il governo avrebbe infatti “scelto” la rete di cavi di Enel come veicolo per portare la fibra ottica nelle case; in tre anni la società dovrebbe cambiare il volto della attuale struttura di connessione in rame sfruttando anche la sostituzione dei vecchi contatori con quelli di nuova generazione per posare i nuovi cavi con le modalità Fiber to the building (FTTB) e Fiber to the home (FTTH). L’azienda guidata dall’ad Francesco Starace è entrata nella partita meno di un mese fa, tempo sufficiente a sparigliare le carte e scuotere uno scenario che sulla “società della fibra” da creare insieme a Metroweb sembrava aver imboccato un vicolo cieco. Scrive Tito: “Restituire al controllo pubblico le grandi reti infrastrutturali di telecomunicazioni, a cominciare da quella futura della banda ultralarga. Per il governo il piano che stanzia 6,5 miliardi in cinque anni per la fibra ottica si sta trasformando in una grande occasione: riaffermare il ruolo statale nelle autostrade telematiche strategiche”. Con un effetto domino che coinvolgerebbe anche l’assetto del mercato radiotelevisivo.

Banda ultralarga, si riapre la consultazione. Il Mise: “Gli impegni degli operatori saranno concretizzati in contratti”

11 maggio 2015

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