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Cybercrimine sempre più “creativo”. E in Europa più di un utente su dieci ha subito violazioni di account social

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Il 12% degli utenti Internet Europei ha subito una violazione di uno dei propri profili social, mentre è al 7% la quota di chi è stato vittima di una frode sui circuiti di online banking e carte di credito. Sono alcuni dei dati ricavati da un sondaggio Eurobarometro e menzionati nel bilancio del primo anno di attività dello European Cybercrime Center (Ec3). “Il comportamento criminale sta cambiando velocemente – ha dichiarato il Commissario per gli affari interni Cecilia Malmström – sfruttando gli sviluppi tecnologici e i cavilli legali. I cybercriminali continueranno ad essere creativi e a distribuire attacchi sofisticati per aumentare i loro guadagni illegali; il nostro compito è quello di tenere il passo della loro avanzata. L’esperienza dell’Ec3 – ha chiosato la Malmström – ci sta aiutando ad aumentare la cooperazione europea per combattere il fenomeno”. Uno degli obiettivi principali è quello di smantellare le reti internazionali di truffe perpetrate sui circuiti delle carte di credito; nel 2013 sono state condotte diverse operazioni che hanno messo in luce le nuove modalità con le quali i criminali mettono in atto colpi milionari che coinvolgono migliaia di utenti. Da malware con crittografia avanzata a botnet sempre più sofisticati, in molte delle operazioni che hanno portato all’arresto di decine di persone sono stati scoperti veri e propri laboratori nei quali venivano messi a punto software e strumenti per truffe e furti online. Inoltre, a preoccupare il Centro è l’abbassamento della “soglia di entrata” al mercato dell’illecito; oltre alla possibilità di acquistare ogni genere di bene illegale con relativà facilità, infatti, è sempre più facile “commissionare” atti come il cracking delle password e gli attacchi DDoS. Troels Orting, responsabile dell’Ec3, ha così affermato: “Non possiamo riposare sugli allori, e sono particolarmente preoccupato per le sempre più complesse forme di malware che stanno emergendo insieme a meccanismi di cybertruffe sempre più avanzati. Cresce inoltre il cosiddetto ‘sextortion’ dei minori. Insomma, per il momento abbiamo visto solo la punta dell’iceberg”. In merito alle direttrici sulle quali continuerà a svilupparsi il cybercrimine europeo nell’anno in corso, il Centro indica la preoccupante diffusione di abusi sessuali online nei confronti di minori perpetrati a mezzo streaming, la sempre crescente organizzazione di gruppi criminali in Africa e SudAmerica, l’aumento di “servizi” di riciclaggio di denaro sporco appannaggio di piccoli soggetti e l’obiettivo delle operazioni di “rastrellamento dati” spostato sempre più sui servizi cloud. cybercrime-infographic01 Immagine in home page: Alexander-alvaro.de 11 febbraio 2014

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