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Voto e tecnologie, poteri delle Authority e divulgazione in rete delle informazioni professionali: online i nuovi Quaderni di Dimt

di Marco Ciaffone È online il quaderno numero 3 del III Anno di attività dei Quaderni di Diritto Mercato Tecnologia, raccolta trimestrale della nostra Rivista Scientifica. Il numero di Luglio/Settembre 2013 è aperto dal contributo della professoressa Valeria CapuanoTariffe notarili e disciplina della concorrenza: una soluzione dall’ordinamento giuridico dell’Unione Europea?“; si legge nell’abstract:

L’articolo affronta il tema delle tariffe professionali, in particolare quelle della categoria notarile. Si intende, infatti, dimostrare come, in questo specifico caso – provata la funzione di servizio di interesse economico generale svolta dai notai – la piena liberalizzazione del sistema tariffario potrebbe rivelarsi una scelta inadeguata alla luce, tra l’altro, dell’art. 106 del TFUE e della rilevante giurisprudenza comunitaria. L’articolo esamina, inoltre, le più recenti posizioni in materia sia della Corte di Cassazione che dell’AGCM al fine di verificare la conformità della normativa interna con i dicta provenienti dall’ordinamento giuridico dell’UE.

Subito dopo l’avvocato Valerio Mosca affronta il tema de “Il riparto di competenza tra Agcm e Agcom in materia di tutela del consumatore a 18 mesi dall’Adunanza Plenaria: lo “stato dell’arte” e i possibili sviluppi”. La sentenza del Consiglio di Stato dell’11 maggio 2012 ha dichiarato il difetto di giurisdizione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (Agcm) nell’applicazione della normativa sulle pratiche commerciali sleali nel settore della comunicazione.

Più in particolare, come stabilito dal Consiglio di Stato, la competenza esclusiva in materia di protezione dei consumatori nel settore delle comunicazioni può essere esercitato dall’Agcom sostanzialmente per la sua regolamentazione più specifica. Tuttavia, la reazione della due Authority a tale disposizione è stata molto diversa: mentre l’Agcom pubblicava sul proprio sito internet un estratto delle sentenze sottolineando come esse le avessero riconosciuto un’ampia ed esclusiva competenza in materia di tutela del consumatore, l’Agcm ha sostanzialmente continuato a condurre la propria attività di enforcement in materia di pratiche commerciali scorrette anche nei settori regolamentati, compreso quello delle comunicazioni.

A seguito della pubblicazione di altre sentenze dei tribunali amministrativi che hanno ribadito la competenza esclusiva dell’Agcom, l’Agcm ha modificato la sua posizione e ha dichiarato di rinunciare ad avviare nuovi procedimenti per la tutela dei consumatori nel settore della comunicazione. Il quadro giurisdizionale in materia di enforcement per la protezione dei consumatori in Italia richiede tuttavia un ulteriore e più chiaro consolidamento; vengono così esaminati i possibili sviluppi sia sul piano legislativo che giudiziario in materia di esecuzione pubblica della tutela dei consumatori in Italia. L’avvocato Gilberto Nava è autore deL’evoluzione della regolamentazione ex ante nelle comunicazioni elettroniche: il ruolo della Commissione e dei Regolatori nazionali tra diritto della concorrenza e politica industriale. Il lavoro traccia dapprima il percorso che va dalle direttive di liberalizzazione al nuovo quadro regolamentare, per poi passare in rassegna gli strumenti e le prassi della regolamentazione stessa. Dopo un passaggio sul processo di riforma del quadro regolamentare, ci si sofferma sul terzo pacchetto di direttive comunitarie in materia. Successivamente si analizza l’intervento di giudici nazionali con particolare riferimento al caso olandese e irlandese, per tracciare, prima della conclusione, l’evoluzione della regolamentazione comunitaria. La possibilità di esercitare il diritto di voto come disciplinato dall’articolo 48 della nostra Costituzione con modalità innovative, anche attraverso Internet, è al centro di “Garanzie del voto e nuove tecnologie: profili problematici”, nel quale il professor Mario Palma analizza le diverse modalità di voto “meccanizzato e/o informatizzato” facendo emergere “un quadro che non sembra in grado di assicurare sempre il rispetto delle garanzie di cui all’art. 48 cost.”. “La divulgazione d’informazioni sull’attività professionale attraverso internet” è il titolo del contributo del professor Aniello Merone; in esso l’autore, dopo aver descritto il quadro normativo italiano ed internazionale in merito alla divulgazione e diffusione di informazioni relative alla professione di avvocato, pone questioni sui modi in cui l’uso di Internet può condizionare (o condizioni) un corretto approccio dell’avvocato nella diffusione di informazioni. L’argomento è discusso anche alla luce della legge del 31 dicembre 2012, n. 247, recante “Nuove norme in materia di organizzazione della professione di avvocato”. Interamente in inglese il lavoro di Grégor Puppinck, direttore dell European Centre for Law and Justice (ECLJ), Costa and Pavan v. Italy and the convergence between human rights and biotechnologies. Commentary on the ECHR decision Costa and Pavan v. Italy, No. 54270/10, 28 August 2012″. Oggetto della disamina è la sentenza N 54270/10 del 28 agosto 2012  con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che l’Italia aveva violato l’articolo 8 della Convenzione, che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare, vietando il ricorso di coppie portatrici di un difetto genetico alla procreazione medicalmente assistita e allo screening preimpianto, pur consentendo contemporaneamente l’aborto nei casi in cui il feto era affetto da tale malattia, un comportamento considerato incoerente.

Scarica il quaderno Anno III – Numero 3 – Luglio/Settembre 2013 [pdf]

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