skip to Main Content

Tecnologismi. Posologia e precauzioni per l’uso dei social network

Tecnologismi. Psicologia E Precauzioni Per L'uso Dei Social Network

Il giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri presenterà a Milano il prossimo 11 novembre un saggio nel quale si affronta il tema della preservazione della propria personalità all’interno della sfera mediata dalle nuove tecnologie Passiamo sempre più tempo sui social network e la possibilità di poterne fruire in mobilità non fa altro che aumentare i momenti in cui ci immergiamo nelle reti sociali online. “Ma esistono una posologia ideale da seguire, delle indicazioni terapeutiche e, proprio come per i farmaci, delle precauzioni d’uso? Come combattere il rischio di dipendenza? Cosa fare di fronte alla comparsa dei primi segni di una crisi da defollowing su Twitter o davanti a una sindrome da ipertrofia sociale sullo stimolatore sessuale Facebook?”. Sono queste le domande al centro del saggio di Massimo Sideri “Tecnologismi. Posologia e precauzioni per l’uso dei social network“, edito da Sonzogno. “Proprio come gli antibiotici – si legge nell’abstract del volume – se prese con precauzione, le tecnologie hanno un effetto rivoluzionario sulla vita dell’uomo: googolare alla ricerca del nome da dare al proprio figlio, poter ascoltare tutta la musica del mondo in streaming per soli 9,99 euro al mese (il costo di un unico cd) o poter dire la propria sul flusso continuo e informe dei social network sono ormai diritti inalienabili. E chi vi abdica rischia di perdere la cittadinanza dell’era post-tecnologica”. Un ruolo di primo piano è naturalmente riservato alla privacy.  In un’intervista al blog 20lin.es il giornalista del Corriere della Sera, rispondendo al quesito se i pericoli maggiori per la riservatezza degli utenti venissero dalle policies aziendali o da mire governative come quelle emerse dallo scandalo Datagate, ha risposto:

“Credo che sia errato pensare a due contesti diversi, uno governativo e l’altro aziendale: Prism è stato reso possibile dall’uso deviato da parte della National Security Agency delle tecnologie messe a disposizione dalle corporation. Come dire: se guardiamo alla storia essere il Grande fratello è sempre stata l’ambizione massima dei due soggetti, ma oggi la tecnologia digitale e le reti Internet sono diventate dei potenti abilitatori di questo sogno proibito. Negli ultimi 15 anni ci sono state due grandi svolte tecnologiche: la prima dai motori di ricerca sul web, la seconda dai social network. In ognuno dei due casi l’idea analogica della privacy (decido io il come, dove, quando, perché e con chi condividere la mia vita) è stata sconfitta. I social network sono armi di distruzione di massa della privacy e ad armarli siamo noi. Per questo nel mio libro, pur trattando l’argomento con ironia, spingo per una maggiore consapevolezza”.

Il volume sarà presentato a Milano l’11 novembre prossimo.Tecnologismi. Psicologia e precauzioni per l'uso dei social network

Back To Top