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ePayment verso la Pa: la roadmap dell’Agid

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“Entro il 31 dicembre 2015 le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad aderire alla piattaforma nodo dei pagamenti e a programmare le attività di implementazione dei servizi”. È quanto si legge in una nota con la quale l’Agenzia per l’Italia Digitale ribadisce le scadenze riferite all’implementazione del sistema dei pagamenti elettronici verso la Pa. Le pubbliche amministrazioni sono obbligate per legge ad aderire al sistema e a programmare le attività di implementazione dei servizi entro la fine dell’anno in corso, come da documento “Linee Guida per l’effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi“. Tuttavia, i ritardi riscontrati nelle ultime settimane hanno portato Agid a rimandare di dodici mesi la previsione in merito al completamento del percorso: “Considerando il numero delle amministrazioni coinvolte e dei relativi servizi, il completamento dell’attivazione di questi, in coerenza con il piano di crescita digitale, dovrà avvenire entro dicembre 2016”. “Nel percorso di attuazione della strategia per la crescita digitale il sistema dei pagamenti elettronici pagoPA rappresenta un progetto strategico che consente a cittadini ed imprese di eseguire pagamenti in modalità elettronica scegliendo liberamente il prestatore di servizio, gli strumenti di pagamento e il canale tecnologico preferito, e alle pubbliche amministrazioni di velocizzare la riscossione dei crediti (esito in tempo reale e riconciliazione certa ed automatica), ridurre i costi e uniformare i servizi agli utenti”. 77866-img.gif“L’Agenzia – conclude la nota – a sostegno dell’iniziativa pagoPA ha avviato, in collaborazione con le pubbliche amministrazioni e altri soggetti istituzionali, attività di diffusione del Sistema (scadenze, benefici, adempimenti, servizi prioritari), aggiornamento della programmazione di adesione ed attivazione territoriale: sono stati già effettuati incontri con le regioni e le amministrazioni centrali, sono in programmazione ulteriori riunioni con le città metropolitane, i beneficiari del sistema (associazioni di categoria di imprese e cittadini), i PSP e gli operatori ICT”. Su un altro fronte, è invece con la recente candidatura di Telecom a diventare provider del Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale (SPID) che entra nel vivo, seppur in ritardo, il cardine fondamentale di quella cittadinanza digitale auspicata a più riprese dagli esponenti di governo. Un sistema che, con pregi e difetti, dovrebbe dare i primi concreti frutti a dicembre.

Cittadinanza Digitale Agosto 2015 24 settembre 2015

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