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Gli hub europei dell’Ict censiti in un atlante: nella classifica delle città per l’Italia c’è solo Milano

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“Se vi chiedete che cosa renda un luogo uno dei nodi nevralgici delle Information and Communications Technologies (ICT), pensate a Monaco di Baviera, a Londra, a Parigi o anche alle città più piccole, come Darmstadt in Germania”. È così che la Commissione Europea presenta il censimento degli hub dell’eccellenza digitale rappresentato nel nuovo atlante dell’UE. L’atlante mostra in quali zone prosperano le tecnologie digitali e analizza i fattori che contribuiscono al loro successo. In Europa la maggior parte dell’attività nelle ICT si concentra in 34 regioni sparse in 12 paesi. Tra gli ingredienti determinanti del successo rientrano l’accesso a università e centri di ricerca di punta e la possibilità di reperire finanziamenti quali capitali di rischio. Come si vede, per l’Italia, in classifica c’è solo Milano.

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Ingredienti del successo digitale Una regione riesce a conseguire l’eccellenza nelle ICT grazie alle attività di ricerca e sviluppo che ospita sul territorio, alla capacità di trasporre sul mercato la conoscenza (ossia all’innovazione) e alla capacità di costruire su quest’innovazione un’attività imprenditoriale intensa. Le regioni di punta nelle ICT paiono accomunate dalle caratteristiche seguenti:

  • sono perlopiù zone industriali di vecchia data;
  • ospitano istituti d’istruzione prestigiosi e altri attori fondamentali dell’innovazione;
  • conducono politiche a lungo termine in tema di ricerca e innovazione;
  • godono di vantaggi storici (sono ad esempio la capitale politica nazionale);
  • tendono a raggrupparsi (dei 34 poli di eccellenza, la metà è costituita da regioni limitrofe).

Le stesse caratteristiche sono state osservate in posti come la Silicon Valley (USA), Bangalore (India) o Changzhou (Cina). Il successo non dipende dalle dimensioni Lo studio mette altresì in evidenza l’importanza di regioni di dimensioni più piccole. Darmstadt, ad esempio: città di 150mila abitanti, occupa il settimo posto tra i primi 10 poli di eccellenza nelle ICT dell’UE, perché è in grado di mettere a frutto i suoi risultati nella ricerca e nell’innovazione e può fare affidamento su una comunità imprenditoriale attiva. Tra le altre regioni di dimensioni contenute che palesano risultati notevoli si possono citare Lovanio, Karlsruhe e Cambridge. “Ecco la dimostrazione che, nel settore digitale, il successo passa per volontà di investire, apertura mentale verso l’innovazione e pianificazione – dichiara a Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes – Per affermarsi come leader tecnologico nel mondo l’Europa deve ora sviluppare questi valori”. Il progetto sui poli europei di eccellenza nelle ICT (EIPE) è sviluppato dal Centro europeo di ricerca insieme alla DG Connect. 14 aprile 2014

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