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Il Disegno di Legge sul Cinema passa all’esame della Camera

E’ passato all’esame della Camera l’importante testo appena approvato dal Senato in tema di disciplina del cinema e dell’audiovisivo (DDL Mibact di concerto con Mef – n. 2287).

Il Disegno di Legge, che assorbe due testi precedenti (S.649S.1835 e stralcio di S.2287-BIS), contiene deleghe al Governo ed è collegato alla legge di bilancio 2016.

Approvati, senza modifiche, gli articoli 25 (contributi alle attività di promozione cinematografica e audiovisiva), 26 (piano straordinario per il potenziamento delle sale cinematografiche soprattutto nei piccoli comuni), 27 (piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo), 27-bis (istituzione di una sezione speciale per l’audiovisivo nel Fondo di garanzia per le PMI), 28 (misure per favorire la distribuzione delle opere), 29 (istituzione del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive per assicurare pubblicità e trasparenza ai finanziamenti), 30 (delega al Governo per riformare la tutela dei minori nel settore), 31 (delega al governo per riformare la promozione delle opere europee e italiane), 31-bis (delega al Governo per riformare i rapporti di lavoro nel settore), 32 (procedura di adozione dei decreti legislativi) e 33 (vigilanza sull’applicazione della legge, revoca o decadenza dei contributi).

Approvata la proposta della Commissione di stralciare l’articolo 34, recante delega al Governo per il codice dello spettacolo, sono stati approvati gli articoli 35 (copertura finanziaria), 36 (abrogazioni), 37 (norme transitorie) e 38 (entrata in vigore).

Sono stati anche approvati gli articoli da 10 a 24, che introducono sei modalità di credito d’imposta con percentuali variabili dal 15 al 40 per cento; dettano una nuova disciplina sull’erogazione di contributi automatici e di contributi selettivi alle opere di qualità e di giovani autori; istituiscono il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, alimentato, in misura non inferiore a 400 milioni di euro annui, da una quota parte degli introiti erariali derivanti da attività svolte dalla filiera produttiva.

Si tratta di una riforma attesa parecchi decenni che consiste nel raddoppio dei finanziamenti da 200 a 400 milioni sul fondo cinema, nell’innalzamento del tax credit per produttori, distributori ed esercenti da 150 a 260 milioni, nello stanziamento di 120 milioni a fondo perduto per ristrutturazione sale cinematografiche pubbliche e private e di circa 12 milioni l’anno per la scuola.

Questo provvedimento – ha dichiarato il ministro Dario Franceschini – interviene in modo sistemico sulla disciplina del settore cinematografico e della produzione audiovisiva, razionalizzando e introducendo un nuovo meccanismo di attribuzione degli incentivi statali con ingenti risorse in più. Un intervento di riforma da lungo tempo atteso che riconosce il ruolo strategico dell’industria cinematografica come veicolo formidabile di formazione culturale e di promozione del paese all’estero”.

13 ottobre 2016

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