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Diagnosi preimpianto, il Prof. Gambino a Radio Vaticana: “Tema delicatissimo”

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“Il tema è delicatissimo perché rischiamo di aprire ad una selezione dei tratti genetici dei figli”. Così il Professor Alberto Gambino, ordinario di diritto privato presso l’Università Europea di Roma e Direttore scientifico di Dimt, intervistato da Radio Vaticana il 15 maggio 2015 in merito alla decisione presa dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge che vieta l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita e alla diagnosi preimpianto per le coppie fertili, ma portatrici di patologie genetiche. “Ci sono alcune coppie che tecnicamente possono procreare, ma poiché hanno delle patologie genetiche che sono trasmissibili ai figli, in questo caso avrebbero una sorta di ‘sterilità sociale’, non biologica. Quindi, per queste coppie, ci si pone il problema se anziché concepire naturalmente – con la possibilità che il feto abbia queste patologie e la coppia poi possa ricorrere un domani all’interruzione della gravidanza – queste coppie si possano considerare come quelle affette da sterilità e quindi consentire loro l’accesso alle tecniche di fecondazione e a questo punto, di conseguenza, ammettere la cosiddetta diagnosi preimpianto che può monitorare lo stato di salute dell’embrione”. Ciò in concreto “significa l’eliminazione di quell’embrione che non ha tutte le qualità biologiche”. PlayerRadioVaticana

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