Il Tribunale dell'Unione Europea ha confermato la decisione della Commissione Europea del 2021 in merito…
Nato, “International cyber norms: legal, policy & industry perspectives”
Diciassette autori provenienti dal mondo delle imprese, dell’Accademia e della politica esaminano lo sviluppo delle norme internazionali del settore cibernetico nel libro pubblicato dal Nato Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence (Ccdcoe), il centro Nato con sede in Estonia, per la difesa dagli attacchi informatici che annovera tra i suoi membri anche l’Italia. Disponibile sul portale del Centro, il testo dal titolo “International cyber norms: legal, policy & industry perspectives”, verrà presentato il 18 Marzo a Tallin ed è curato da Anna-Maria Osula e Henry Rõigas, con i contribuiti, tra gli altri, di Michael N. Schmitt, Liis Vihul, Sean Watt, Russell Buchan, Claire Vishik, Mihoko Matsubara e Audrey Plonk. All’evento interverranno lo stesso Michael Schmitt, professore presso la United States Naval War College e il ministro degli Esteri estone Marina Kaljurand. Il volume si fonda sulla necessità di incrementare le norme che regolano le attività degli Stati nel cyberspazio e si interroga sugli accordi politici tra Stati finalizzati alla creazione di un cyberspazio comune e protetto, sugli interessi in gioco circa la creazione di nuove norme cyber di rango internazionale, definendo priorità e suggerendo nuovi approcci. L’Istituto per la cyber difesa dell’Alleanza Atlantica presso il quale verrà presentato il volume nasce nel 2008 con l’intento di migliorare la capacità, la cooperazione e la condivisione delle informazioni in ambito Nato tra alleati e partner a seguito dei crescenti attacchi cibernetici nei confronti dei paesi membri. L’adesione al Centro è aperta a tutti i componenti Nato. Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti partecipano con il ruolo di nazioni patrocinanti, mentre Austria e Finlandia hanno aderito al Centro in quota di partecipazione. Il Centro è finanziato e gestito dagli stessi paesi membri. 17 marzo 2016