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Surrogazione di maternità e stepchild, dibattito a “Radio anch’io” con Lucio Malan, Monica Cirinnà e il direttore scientifico di dimt, prof. Alberto Gambino.

Nell’illustrare la normativa in materia, il Prof. Alberto Gambino ha ricordato come la surrogazione di maternità sia vietata in Italia, in virtù della  legge sulla procreazione assistita “si tratta, però, di una norma blanda, che non consente, ad esempio, di perseguire il reato all’estero. Si verificano casi di coppie che fanno ricorso alla maternità surrogata fuori dai nostri confini, ritornando con il bambino  in braccio”.

A parere del giurista, alla maternità surrogata effettuata in altri Paesi, andrebbero ricondotti inasprimenti di pena,trattandosi di una elusione di fatto delle previsione legislative e dunque di un reato,  spesso commesso da coppie eterosessuali.

Sullo sfondo – ha evidenziato Gambino – spesso vi è una situazione di  indigenza della donna che accetta la “gestazione per altri”. In molti  casi, vi è “un vero e proprio contratto che in Italia sarebbe nullo  poiché si effettuerebbe una prestazione patrimoniale in relazione ad una  vita umana”.

Quanto al tema della dei bambini presenti all’interno di una coppia, in  particolare dello stesso sesso “I tribunali italiani e di recente la  Cassazione – ha ricordato Gambino – hanno stabilito che, nel rispetto  del preminente interesse del minore, ci possa essere l’adozione in casi  particolari, non del coniuge (non si tratta di matrimonio), ma del convivente dello stesso sesso”. Ma, si interroga Gambino, “il preminente  interesse del minore in cosa si sostanzia davvero? E’ preminente  interesse del minore avere due genitori dello stesso sesso?”

Nel dibattito con Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie  Arcobaleno e con Francesca Izzo di “Se non ora quando”, il Prof. Gambino  ha sottolineato inoltre come per il nostro ordinamento sia “madre solo  colei che partorisce e, nel caso della surrogazione di maternità, è  madre colei che partorisce nel Paese estero e non chi ha commissionato la surrogazione”.

Nell’affrontare questi delicati temi, ha osservato infine Gambino sembra che ci siano più “profili ideologici che effettive esigenze giuridiche”.

(l’intervento del Prof. Alberto Gambino si può ascoltare a 00.46.56) 22 settembre 2016

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