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Chantal Bomprezzi: “Importante che Internet entri nel dibattito politico”. Il Catasto delle Infrastrutture (SINFI) e l’esperienza del Comune di Senigallia

Le Marche hanno avviato la sperimentazione del progetto SINFI, ovvero il nuovo Catasto delle infrastrutture, il cui Comitato di coordinamento e monitoraggio, presieduto dall’Avv. Marco Bellezza, nella sua nuova composizione, si è appena riunito presso il Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sullo stato dell’arte e sugli strumenti utili per la piena operatività e la valorizzazione del SINFI.

Ad aver già sperimentato il progetto pilota del Mise ed ad aver comunicato i primi dati al Catasto, sturmento fondamentale di coordinamento e trasparenza per la nuova strategia della Banda ultralarga,  figura vi è il Comune di Senigallia.

A parlarci delle opportunità del Sinfi e dell’esperienza del Comune di Senigallia, Chantal Bomprezzi, Dottoranda in Dottoranda in Law, Science and Technology presso l’Università di Bologna,  Fellow dell’Accademia Italiana del Codice di Internet (Iaic),  Assessore alla Trasparenza, Progetti Europei, Agenda Digitale e Innovazione Tecnologica del Comune di Senigallia e Responsabile del gruppo di lavoro Agenda Digitale e Innovazione Tecnologica del Partito Democratico delle Marche.

Dott.ssa Bomprezzi, nei giorni scorsi si è riunito nella sua nuova composizione il Comitato di coordinamento e monitoraggio del Sinfi, il Catasto delle infrastrutture, che raccoglie i dati delle amministrazioni, operatori di telecomunicaizone e tutti i soggetti pubblici o privati che possiedono o costruiscono infrastrutture utilizzabili per lo sviluppo di nuove reti in fibra ottica e gli enti gestori di servizi (luce, acqua, gas, teleriscaldamento). Perchè è importante mappare le reti esistenti?

Il Progetto SINFI nasce per mappare e condividere le informazioni a disposizione dei Comuni circa le infrastrutture di gas, luce, acqua e telecomunicazioni presenti sul territorio.

L’obiettivo ultimo è quello di mettere a disposizione dati significativi per la posa della fibra ottica, con conseguente risparmio sui costi.

Il Piano Nazionale per la Banda Ultra Larga, concepito a partire dal marzo 2015, prevede un forte investimento pubblico per permettere a tutti i cittadini di avere accesso ad Internet ad alta velocità.

Fino ad allora, infatti, si è lasciato questo compito agli operatori privati, che hanno deciso dove investire sulla base di meri calcoli economici.

Internet invece, ad oggi, è un diritto per i cittadini e un motore di sviluppo economico per le aziende, quindi è importante che entri nel dibattito politico, e che tutti vi abbiano uguale accesso, anche le zone cosiddette “a fallimento di mercato”.

Per questo è fondamentale che il denaro pubblico investito sia utilizzato nel modo più efficiente, razionalizzando le risorse. Conoscere l’esistente, in questo senso, è un vero vantaggio per Open Fiber, aggiudicatrice dell’appalto nella nostra Regione, e di conseguenza per tutta la nostra comunità.

Una scelta lungimirante per cogliere al meglio questa opportunità.

Il Comune di Senigallia, di cui lei ha la delega all’Agenda Digitale e all’Innovazione Tecnologica, è tra i pochi comuni italiani ad aver comunicato i dati al Sinfi. Come ci siete riusciti e quali sono i progetti futuri nel campo dell’Ict e dell’Innovazione?

Il Comune di Senigallia ha voluto mettere in campo tutte le iniziative possibili per far sì che il Piano Banda Ultra Larga venga realizzato quanto prima, seppur non di nostra diretta competenza. Sin da subito ci siamo messi in contatto con la Regione Marche e con Infratel (società in house del MISE) per sapere come potevamo incidere sul percorso.

Troppe frazioni della nostra città hanno bassi livelli di prestazione in questo senso, e tante sono state le sollecitazioni in questi anni di mandato: dall’azienda che innova e che non vuole lasciare l’Italia, allo studente che ha bisogno di una connessione decente, agli Enti pubblici che si devono digitalizzare.

Per questo, abbiamo dapprima provveduto ad approvare, tra i primi Comuni nella Regione, la Convenzione Infratel che disciplina i rapporti tra il Comune di Senigallia, la stessa società Infratel Italia S.P.A e i soggetti appaltatori, per poter procedere all’avvio rapido della progettazione definitiva ed esecutiva.

In secondo luogo, abbiamo predisposto i documenti circa le unità immobiliari e la popolazione nelle aree oggetto di intervento, come richiesto da Regione Marche e collaborando attivamente con Infratel Italia ed Open Fiber.

Da ultimo, ma non per ordine di importanza, abbiamo aderito a SINFI, caricando quanto richiesto dal progetto. Non solo: abbiamo coinvolto tutti i Comuni del nostro entroterra, Trecastelli, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Arcevia, Castelleone di Suasa, Serra de’ Conti, Barbara (con la maggior parte dei quali abbiamo recentemente istituito l’Unione dei Comuni delle Terre della Marca Senone), perché riteniamo che si tratti di un obiettivo strategico, da programmare in un’ottica di area vasta.

Devo dire che i Sindaci dei Comuni si sono prodigati immediatamente su questo, cogliendo con entusiasmo la proposta.

Il prossimo passo è la progettazione definitiva, dove potremo collaborare con Open Fiber facendoci portavoce dei bisogni del territorio e sensibilizzando l’opinione pubblica.

Lo scorso 15 ottobre si è discusso dell’argomento all’interno del Tavolo Permanente delle Attività Economiche, Produttive, Commercio e Artigianato dell’Unione. Il fine è quello di programmare, sia singolarmente che congiuntamente, altri incontri e iniziative di questo tipo.

Al momento mi sento, anche a nome del mio Sindaco Maurizio Mangialardi, di ringraziare sentitamente il nostro dirigente e i nostri collaboratori, i Sindaci del territorio, la Regione Marche e Infratel per il lavoro di squadra e gli sforzi messi in campo.

 

 

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