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Chiarezza sui metodi di tracciamento coperti dalla direttiva sulla privacy elettronica: linee guida dall’EDPB

Oggi, 15 novembre 2023, l’EDPB ha adottato delle Linee Guida sul campo tecnico dell’Art. 5 (3) della Direttiva sulla privacy elettronica. Queste Linee Guida mirano a chiarire quali operazioni tecniche, in particolare nuove e emergenti tecniche di tracciamento, siano coperte dalla Direttiva, offrendo una maggiore certezza giuridica ai responsabili del trattamento dei dati e agli individui.

La Presidente dell’EDPB, Anu Talus, ha dichiarato: “Non è un segreto che tracciare le attività degli utenti online possa seriamente danneggiare la privacy delle persone. Le ambiguità riguardanti il campo di applicazione dell’Art. 5(3) della Direttiva ePrivacy e l’emergere di nuove tecniche, aggiuntive o alternative ai tradizionali cookie, hanno dato origine a nuovi rischi per la privacy. Queste linee guida discutono soluzioni, come i link e i pixel di tracciamento, l’elaborazione locale e gli identificatori univoci, per garantire che gli obblighi di consenso stabiliti dall’articolo non siano elusi.”

Al fine di chiarire il campo di applicazione dell’articolo, le Linee Guida analizzano le nozioni chiave richiamate in questo articolo, come ‘informazione’, ‘apparecchiature terminali di un abbonato o utente’, ‘rete di comunicazioni elettroniche’, ‘ottenere accesso’ e ‘informazione memorizzata/memorizzazione’. Le Linee Guida includono anche una serie di casi d’uso pratici che presentano tecniche di tracciamento comuni.

Le Linee Guida affrontano solo il campo di applicazione dell’Art. 5(3) della Direttiva ePrivacy. Non trattano il modo in cui il consenso dovrebbe essere raccolto o le esenzioni stabilite nell’articolo.

Le Linee Guida saranno sottoposte a consultazione pubblica per un periodo di sei settimane.

 

 

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