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Commissione Europea apre indagini per non conformità alla Digital Markets Act (DMA) nei confronti di Alphabet, Apple e Meta.

In data 25 marzo 2024, la Commissione europea ha aperto indagini riguardo alla non conformità alla Digital Markets Act (DMA) nei confronti di diverse società, tra cui Alphabet, Apple e Meta. Le indagini si concentrano sulle regole di steering di Alphabet su Google Play e sull’autopreferenzialità su Google Search, sulle regole di Apple riguardanti l’App Store e la scelta dei browser e il cambio delle impostazioni predefinite, e sul modello “paga o acconsenti” di Meta.

La Commissione ha esposto i propri dubbi in merito alle soluzioni proposte dalle tre società in quanto potrebbero non rispettare appieno la DMA. A seguito di ciò la Commissione ha avviato un’indagine sulla conformità delle aziende alla DMA, al fine di garantire mercati digitali aperti e contestabili in Europa.

Queste indagini sono parte degli sforzi della Commissione per far rispettare la DMA, che mira a garantire mercati digitali equi e contestabili, regolamentando i cosiddetti “gatekeeper”, grandi piattaforme digitali che hanno un’influenza significativa sull’economia digitale.

In aggiunta alle indagini principali, è in corso una verifica e valutazione anche della struttura tariffaria di Apple, per gli store di app alternative, e le pratiche di classificazione di Amazon sul suo marketplace.

Infine, la Commissione ha adottato cinque ordini di conservazione, chiedendo alle aziende coinvolte di conservare tutti i documenti che potrebbero essere utilizzati come prove nelle indagini sulla non conformità alla DMA.

I prossimi passi prevedono la conclusione delle indagini entro 12 mesi. Se si rilevano violazioni, possono essere inflitte pesanti multe: fino al 10% del fatturato mondiale totale dell’azienda. In caso di violazioni ripetute o sistematiche, possono essere adottati anche altri rimedi, come obbligare il gatekeeper a vendere parte del proprio business.

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