skip to Main Content

Perché una Protezione Civile Digitale è necessaria, dopo il coronavirus

Il Coronavirus ha “costretto” la Protezione civile a svolgere le proprie funzioni in situazioni totalmente diverse rispetto ad altri eventi critici come, per esempio, terremoti, alluvioni, ecc.

Le funzioni di protezione civile e della sanità (servizio sanitario nazionale) sono svolte da articolazioni istituzionali, organizzative e tecniche totalmente diverse.

I sistemi informativi dei due sistemi “protezione civile” e “sanità” sono stati progettati e realizzati per operare al proprio interno e non nella logica della interrelazione, dell’interscambio dei dati e della cooperazione informatica (questa solo in modo marginale).

Nei due sistemi i dati formati per le diverse attività amministrative, gestionali e sanitarie sono misti (analogici e digitali): quindi difficili da gestire in modo funzionale, efficace, con costi sostenibili; scarsamente finalizzati a supportare la programmazione, il governo, la direzione, la gestione, il monitoraggio.

Non esistono modelli digitali di protezione civile e dei servizi sanitari (a tutti i livelli istituzionali ed organizzativi): in entrami i settori esistono infatti “applicativi informatici” per gestire in modo frammentario una serie di dati/documenti e di attività amministrative, gestionali, tecniche. Non esistono sistemi informativi integrati. Per creare modelli/prototipi digitali è necessario investire le necessarie risorse che non sono mai state destinate alla trasformazione digitale. Infatti, in Italia le riforme e l’innovazione si fanno sempre “a costo zero”.

Tutti e due i sistemi corrispondono a modelli organizzativi superati.

Dopo questa pandemia la Protezione civile dovrebbe essere sottoposta ad una profonda revisione informativa, organizzativa e tecnica. La sanità dovrebbe avviarsi verso un profondo cambiamento istituzionale, organizzativo e tecnico. I nostri operatori sanitari garantiscono ancora una sanità tra le migliori al mondo. Come il Dipartimento della Protezione civile ha consolidato “prassi” di intervento in situazioni critiche di alto livello.

Ma la pandemia di oggi può ripetersi: abbiamo pertanto bisogno di un sistema di protezione civile e di un sistema sanitario moderni: e per essere moderni devono essere riprogettati, riorganizzati, digitalizzati.

Continua a leggere l’articolo di Donato A. Limone su key4biz.

Back To Top