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Il diritto pubblico e privato in un’epoca che fa eccezione

Di Natalino Irti, professore emerito all’Università di Roma La Sapienza

Il diritto non è spettatore inerte della tempesta che infuria sul mondo. In tutti gli Stati, orientali e occidentali, il coronavirus ha determinato un’intensa e assidua produzione di norme. Questo è, per così dire, il “diritto di guerra”, un quotidiano addensarsi di norme del più vario contenuto. È un diritto vagante di giorno in giorno, incerto come incerti sono il cammino, e le forme e i tempi, dell’invisibile nemico.

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