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Fairness, innovazione e concorrenza nella Data Economy. Chi c’era al convegno dell’Università Europea

Fairness, innovazione e concorrenza nella Data Economy. Chi c’era al convegno dell’Università Europea

Giovanni Buttarelli, Garante europeo della protezione dei dati, ha aperto il Convegno dell’Università Europea sostenendo nel suo keynote speech che non possiamo far fronte alle sfide del futuro utilizzando gli strumenti che abbiamo, che sono ancora orientati al passato. Emerge dalle sue parole la necessità di un accordo europeo in materia di disciplina dei “big tech”, ma non necessariamente antitrust. Quest’anno ci saranno elezioni in 13 stati membri in aggiunta alle elezioni europee. Il Garante ha espresso preoccupazione per la mancanza di una visione comune, europea, in materia di Data Economy, come anche in ambito politico. La soluzione? Servono azioni regolatorie discusse e coordinate fra tutte le autorità, non si può continuare a intervenire lavorando a compartimenti stagni. 

È seguito un secondo keynote speech di Joe Cannataci, Special Rapporteur on the right to privacy delle Nazioni Unite, che ha cercato di chiarire il significato del termine Fairness, parlando di equità, correttezza e giustizia, non solo per la tutela della concorrenza, ma anche in materia di data protection law, nel contesto del mercato digitale europeo. Per Cannataci la protezione dei dati è sinonimo di protezione dei diritti umani, perché ci sono contesti diversi, culturalmente distanti, dove abusi sui diritti fondamentali vengono perpetrati dagli stessi governi attraverso un utilizzo illecito dei dati personali. È “fair” – si chiede Cannataci – per i governi spiare i cittadini nel proprio ecosistema digitale? Lo è profilarli? È “fair” per le persone dire ciò che vogliono su un altra persona nell’ecosistema digitale senza adeguate protezioni?

 
Dopo i due keynote sono intervenuti i rappresentanti delle autorità AGCM e AGCOM, insieme a un ricchissimo panel di docenti universitari. La discussione è stata focalizzata sul significato di Fairness e sull’impatto che la crescente rivoluzione tecnologica produce sui settori del diritto e dell’economia; con particolare attenzione ai profili della trasmissione e gestione dei dati da parte degli operatori di settore.

Sono intervenuti Emanuele Bilotti, Coordinatore del Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università Europea di Roma, e Valeria Falce, Jean Monnet Professor di EU Innovation Policy dell’Università Europea di Roma, che ha ricordato la necessità di una convergenza tra diritti fondamentali, innovazione e processo concorrenziale, il cui collante è e deve essere, appunto, la Fairness, per superare la tentazione di applicare i modelli antitrust tradizionali e fare invece un salto di qualità prima di intervenire, unendo per questo competenze scientifiche e giuridiche al fine di cercare soluzioni.

Hanno animato la tavola rotonda della mattina (qui la registrazione video: https://www.youtube.com/watch?v=8wr5wjD8Skg&feature=youtu.be) Gabriella Muscolo, AGCM, Antonio Martusciello, AGCOM, Anna Papa, Università “Parthenope” di Napoli, Renato Nazzini, King’s College London, Alfonso Celotto, Università degli Studi “Roma Tre”, Pietro Manzini, “Alma Mater Studiorum” Università di Bologna, Giovanni Sartor, European University Institute, e Guido Smorto, Università degli Studi di Palermo.

Nel pomeriggio sono intervenuti (qui la seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=i06_k5gzZLM&feature=youtu.be) Alberto M. Gambino, Prorettore Vicario, Università Europea di Roma, Presidente dell’Italian Academy of the Internet Code, Antonio Perrucci, AGCOM, Emanuela Delbufalo, Università Europea di Roma, Augusto Preta, ITMedia Consulting, Giuseppe Colangelo, Università degli Studi della Basilicata, e Philipp Fabbio, Università Mediterranea di Reggio Calabria.

I relatori hanno sottolineato l’importanza di trasparenza ed efficienza nella gestione dei dati, di misure adottate dagli operatori del settore a garanzia del mantenimento di un sistema concorrenziale e di strumenti volti a correggere i possibili disequilibri. Urge in Italia e in Europa un dibattito più chiaro sulla Data analysis, il cloud computing e i Big Data, con la speranza di sollecitare, attraverso il confronto, la formazione di una coscienza comune e la creazione di una regolamentazione aggiornata.

L’Università Europea di Roma, nell’ambito della Jean Monnet Chair in EU Innovation Policy ed in collaborazione con l’AGCM e l’AGCOM, ha coinvolto nella manifestazione istituzioni pubbliche nazionali, comunitarie ed internazionali, nonché rappresentanti delle industrie e delle imprese del settore, con il supporto dell’Istituto per la Cultura dell’Innovazione (www.icinn.eu) e il patrocinio dell’Accademia Italiana del Codice di Internet (www.iaic.it).

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