skip to Main Content

GPDP apre istruttoria a seguito del furto di dati avvenuto su LinkedIn. L’utilizzo dei dati provenienti dalla violazione sarà illecito.

 

Contestualmente al furto di dati avvenuto tramite la violazione dei sistemi del social network LinkedIn, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria. Nello specifico sono stati diffusi nominativi completi, indirizzi email, numeri di telefono, collegamenti a profili LinkedIn o altri social, ID, titoli e informazioni lavorative degli utenti registrati sulla piattaforma. L’Autorità invita a prestare attenzione alle possibili anomalie su cellulari e account, essendo l’Italia il paese maggiormente colpito per numeri di iscritti alla piattaforma.

Il GPDP ha inoltre adottato un provvedimento tramite il quale avvisa che qualunque uso dei dati personali estratti tramite questo illecito, è in contrasto con la normativa in materia di protezione dei dati personali e dunque il loro utilizzo verrà sanzionato e perseguito tramite le leggi in vigore in materia.

I rischi per gli utenti sono una serie di condotte illecite, come: chiamate e messaggi indesiderati, minacce, truffe on line, furto di identità, fenomeni come il cosiddetto “SIM swapping” (tecnica utilizzata per violare determinate tipologie di servizi online che usano il numero di cellulare come sistema di autenticazione).

Back To Top