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Intelligenza artificiale: dal Garante privacy le indicazioni per difendere i dati personali dal web scraping

Il Garante per la protezione dei dati personali, in data 30 maggio 2024, ha diffuso indicazioni su come proteggere i dati personali pubblicati online da soggetti pubblici e privati, in qualità di titolari del trattamento, dal web scraping. Questa pratica consiste nella raccolta indiscriminata di dati personali su internet, effettuata da terzi per addestrare modelli di intelligenza artificiale generativa (IAG). Il documento si basa sui contributi ricevuti durante l’indagine conoscitiva deliberata lo scorso dicembre.

In attesa di pronunciarsi sulla liceità del web scraping di dati personali, sulla base del legittimo interesse, il Garante ha ritenuto necessario fornire alcune prime indicazioni ai titolari del trattamento sui metodi per impedire o ostacolare il web scraping.

Tra le misure suggerite nel documento figurano: la creazione di aree riservate accessibili solo previa registrazione, l’inserimento di clausole anti-scraping nei termini di servizio dei siti, il monitoraggio del traffico web per individuare flussi anomali di dati e interventi specifici sui bot utilizzando soluzioni tecnologiche disponibili (es. il file robots.txt).

Queste misure non sono obbligatorie. I titolari del trattamento dovranno valutare, in base al principio di responsabilità, se adottarle per prevenire o mitigare gli effetti del web scraping, considerando lo stato dell’arte tecnologico e i costi di attuazione, in particolare per le PMI.

Il provvedimento è consultabile sul sito www.gpdp.it e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

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