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L’arma segreta di Facebook contro l’interferenza elettorale? Il governo Usa

Facebook sapeva che sarebbe stata ritenuta nuovamente responsabile, e in modo più forte che in passato delle forme di disinformazione diffuse sulla piattaforma in occasione delle recenti Midterms. Per questo la società ha reso possibile, in modo più intenso che in altre occasioni, una cooperazione pubblico-privato. Adesso che le linee di comunicazione hanno iniziato ad aprirsi tra il colosso di Menlo Park e le agenzie federali (tra cui il Dipartimento della Sicurezza Nazionale e il Federal Bureau of Investigation) questa connessione, rileva Bloomberg, sarà indispensabile per difendere gli Stati Uniti dalla manipolazione delle elezioni del 2020.

IL CAMBIAMENTO

Mentre la compagnia fondata e guidata da Mark Zuckerberg veniva accusata di non aver fatto abbastanza per proteggere le elezioni del 2016 (con tutti i suoi strascichi, compreso il caso Cambridge Analytica), molti dirigenti del social network hanno discusso di minacce elettorali insieme ad alcuni rappresentanti del Congresso. La compagnia ha detto di aver offerto dei briefing individuali per salvaguardare l’integrità delle elezioni a ogni segretario di Stato e direttore elettorale. La cooperazione pubblico-privato è fondamentale in circostanze come queste, specialmente se si considera che i governi hanno tendenzialmente accesso ad accurate analisi di intelligence, mentre le aziende a dati importantissimi e spesso sensibili.

MASSIMO RISULTATO

Come risultato di questa partnership, la società della Silicon Valley ha rivelato diversi casi di attività politica coordinata da parte della Russia e dell’Iran ben prima delle elezioni. Ma la rete più recente di account falsi, che Facebook ha chiuso nei giorni che hanno preceduto l’apertura delle urne, è stata fermata grazie a un suggerimento diretto degli agenti federali. Per questo, nelle prossime elezioni l’asse tra il colosso di Menlo Park e le agenzie governative richiederà la massima solidità per salvare l’integrità dei risultati elettorali.

(fonte Cyber Affairs)

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