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Gioco d’azzardo, dipendenze e strategie di contrasto. Intervista all’Avv. Rita Tuccillo

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha di recente elaborato una serie di linee guida sulle modalità attuative dell’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87. L’articolo in questione reca il divieto di tutte le forme di comunicazioni a contenuto promozionale relative a giochi o scommesse.

Riguardo la ludopatia e le possibili strategie di contrasto, Diritto Mercato Tecnologia ha chiesto un parere a Rita Tuccillo, avvocato ed esperta del tema.

Avv. Tuccillo, cos’è che manca secondo lei nella strategia contro la ludopatia?
Secondo me manca innanzitutto una riforma organica. Non esiste una disciplina organica dei giochi, ma è molto frammentaria. Stiamo iniziando il contrasto adesso, quindi adesso iniziamo ad avere qualche strumento e qualche norma contro la diffusione dei giochi.

Quello che manca poi è il contrasto effettivo. Abbiamo uno stato che ha moltiplicato l’offerta di giochi; abbiamo un’offerta di numerosissimi giochi d’azzardo. In passato conoscevamo il lotto, la lotteria: erano due o tre i giochi d’azzardo. Oggi ne conosciamo veramente tantissimi, basti pensare soltanto al numero di Gratta e vinci. C’è una moltiplicazione dei giochi e questo influenza la domanda.

In che cosa bisognerebbe concentrarsi di più, secondo lei?
Sicuramente, una misura di contrasto potrebbe muovere dalla riduzione dell’offerta. Mi rendo conto che non è possibile vietare i giochi, quindi sicuramente una norma che vieta il gioco probabilmente non avrebbe neanche l’efficacia che si auspica. Ridurre l’offerta di giochi, questa invece potrebbe essere una strada, secondo me.

Crediti foto: Reuters

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