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Mancato recepimento della legislazione dell’UE: la Commissione interviene per garantire il recepimento completo e tempestivo delle direttive dell’UE

La Commissione ha adottato un pacchetto di decisioni di infrazione a causa della mancata comunicazione da parte degli Stati membri delle misure adottate per recepire le direttive dell’UE nel diritto nazionale. La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora agli Stati membri che non hanno notificato in tempo utile le misure nazionali di recepimento delle direttive. In questo pacchetto ci sono 25 Stati membri che non hanno ancora notificato le misure di pieno recepimento di sei direttive dell’UE nei settori dell’ambiente, del mercato interno, dell’industria, dell’imprenditoria e delle PMI, della migrazione, degli affari interni, dell’unione della sicurezza e della giustizia. Gli Stati membri interessati dispongono ora di due mesi per rispondere alle lettere di costituzione in mora e completarne il recepimento, oppure la Commissione può decidere di emettere un parere motivato.

Di seguito un elenco delle misure che alcuni degli Stati membri non hanno opportunamente adottato:

  • Acqua potabile: garantire la qualità dell’acqua destinata al consumo umano
  • Piombo in cavi e fili e nelle loro connessioni elettriche: esenzione per l’uso del piombo
    in cavi e fili superconduttori nonché per i loro collegamenti elettrici
  • Piombo in alcuni dispositivi di imaging a risonanza magnetica: esenzione per il suo utilizzo
  • Marchi: garantire alle imprese un mezzo efficace e accessibile per costruire e difendere
    i loro marchi
  • Lotta contro la droga: divieto di due nuove sostanze stupefacenti nocive*
  • Diritto societario: norme UE su trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere

In particolare riguardo il mancato recepimento della direttiva sui marchi: la direttiva (UE) 2015/2436 costituisce un passo importante nella modernizzazione e nell’ulteriore armonizzazione del diritto dell’UE in materia di marchi. Apporta una serie di modifiche sostanziali significative al diritto dei marchi dell’UE, come una nuova definizione di marchio più adatta all’era digitale. La direttiva include anche nuove disposizioni per armonizzare le procedure relative ai marchi in tutta l’Unione europea. Gli Stati membri erano tenuti a farlo introdurre procedure nazionali per la revoca o la dichiarazione di nullità dei marchi entro il 14 gennaio 2023 e comunicare il testo di tali misure alla Commissione. Bulgaria, Danimarca, Malta, Austria, Portogallo, Finlandia e Slovenia non hanno notificato il recepimento di tale disposizione della direttiva nell’ordinamento nazionale entro il termine stabilito e riceveranno pertanto una lettera di costituzione in mora.

 

 

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