Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
Morcellini: “Una cassetta degli attrezzi per le elezioni europee: autoregolamentazione, co-regolamentazione e nuova regolazione per le piattaforme digitali e i media tradizionali
A pochi mesi dall’avvio di un importante appuntamento elettorale come le elezioni del Parlamento europeo di maggio dobbiamo predisporre una nuova cassetta degli attrezzi per tutelare i cittadini elettori, in un contesto di sostanziale assenza di norme aggiornate ai cambiamenti della comunicazione.
È questo il primo invito portato al Convegno “Social network, formazione del consenso e istituzioni politiche: quale regolamentazione possibile?” svoltosi ieri presso il Dipartimento di Scienze politiche della Sapienza Università di Roma. In presenza di un rilevante vuoto normativo in tema di par condicio sul fronte dei social network, Agcom non può non segnalare al Governo la necessità di “mettere in sicurezza” l’analisi delle campagne elettorali.
Questo obiettivo è tanto più importante se si tiene conto che negli ultimi due anni l’Autorità ha istituito il tavolo sul pluralismo con tutti i principali stakeholder della rete e del mainstream.
Esso ha portato all’adozione delle Linee guida per la parità di accesso alle piattaforme online durante la campagna elettorale per le elezioni politiche 2018, dando dunque adeguato rilievo allo studio delle dinamiche di formazione dell’opinione politica attraverso i social. Solo attraverso un lavoro congiunto, del resto, è possibile garantire al meglio il mandato che il legislatore ha inteso attribuire ad Agcom con la Legge sulla par condicio.
A sua volta, l’organizzatore del convegno il Prof. Beniamino Caravita, ordinario di diritto pubblico alla Sapienza, ha segnalato che “i social network costituiscono ormai il nuovo spazio pubblico dove avviene il confronto delle opinioni e si forma il consenso politico, base di ogni sistema che vuole rimanere democratico. Anche in questo settore valgono i principi costituzionali di eguaglianza, di pari dignità, di libertà di impresa, di libertà di manifestazione del pensiero, che chiedono di essere adeguatamente bilanciati.
Di fronte all’impatto dei social network nella formazione del consenso politico, occorre pensare a una strategia di intervento intorno a quattro linee principali: anche le culture politiche tradizionali devono occupare i social network e familiarizzarsi con il loro uso; è necessario costruire meccanismi sia di autoregolazione sia di etero regolazione per il controllo dei contenuti e delle fake news; vanno fissate da parte di Agcom regole di comportamento relative almeno alla garanzia di parità di trattamento dei soggetti politici nell’acquisizione degli spazi; i contenuti, e le modalità di trasmissione, dei messaggi devono essere adeguati ai nuovi strumenti”.