Elisabetta Giovanna Rosafio è professore ordinario di Diritto della navigazione e Diritto aerospaziale presso la…
Pitruzzella, bilancio di sette anni di attività: contrasto alle diseguaglianze e sviluppo inclusivo del Paese con sempre maggiori spazi di libertà
L’intervento Antitrust come mezzo efficace per contrastare le diseguaglianze.
Sanzioni, quindi, alle quali però si affiancano interventi mirati a “uno sviluppo inclusivo del Paese con spazi sempre maggiori di libertà e vigorosa tutela dell’uguaglianza”. Nella Relazione annuale al Parlamento, quest’anno svolta in Sala Koch a Palazzo Madama, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Elisabetta Casellati, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella, ha tracciato il bilancio del suo settennato alla guida dell’Antitrust. Condensato in numeri, ma anche negli indirizzi di fondo seguiti e nei principali problemi affrontati.
“Alla tradizionale attenzione al benessere del consumatore e al mantenimento della struttura commerciale dei mercati –ha sottolineato Pitruzzella-. si sono aggiunti nuovi obiettivi: lo stimolo all’innovazione, la spinta alla modernizzazione delle strutture dell’economia italiana per renderla più competitiva, i risparmi per i bilanci pubblici e il contrasto alle diseguaglianze attraverso la lotta alle rendite di posizione”.
In un contesto come quello italiano, caratterizzato da una lunga stagnazione, Pitruzzella si è soffermato sulle sfide legate all’innovazione, soprattutto quella dell’economia digitale, un campo nel quale è fondamentale che l’intervento antitrust “stimoli e non ostacoli l’innovazione”. Come nei casi per l’accesso ai servizi digitali, dello sviluppo della fibra ottica, del settore televisivo.
Altro filone dell’economia digitale indicato da Pitruzzella è quello delle piattaforme online, alcune in grado di controllare l’accesso al mercato, creando vincoli per ostacolare la concorrenza, altre, al contrario, costrette a subire gli ostacoli degli operatori tradizionali. Allargare le possibilità di scelta del consumatore, tenendo nella dovuta considerazione sia i diritti dei lavoratori dei servizi tradizionali sia quelli dei nuovi mercati sono stati i principi che hanno guidato l’Autorità in casi come Booking.com , MyTaxi e Uber, Airbnb.
Anche se, per quanto riguarda i giganti del web come Google, Amazon, Facebook e Apple, è la Commissione europea a giocare il ruolo principale, Pitruzzella si è detto convinto che “c’è uno spazio anche per le Autorità nazionali” e ha citato il caso
Whatsapp trattato recentemente da AGCM. “ Esiste la grande questione dei Big Data –ha osservato Pitruzzella- come fonte di potere di mercato delle imprese hi-tech, che possono utilizzare questa nuova risorsa per chiudere i mercati e bloccare l’innovazione che proviene da nuovi attori.
Proprio con Whatsapp, ha messo in luce, “è stato affermato il principio secondo cui un servizio, pur apparentemente gratuito, che però comporta la cessione dei dati personali poi utilizzati a fini commerciali, implica l’esistenza di una controprestazione e pertanto costituisce un vero e proprio rapporto contrattuale, soggetto quindi alla disciplina di tutela del consumatore nei confronti di pratiche commerciali scorrette”.
Tra i procedimenti più significativi della sua Presidenza, Pitruzzella ha citato quelli nel settore farmaceutico, “aventi carattere particolarmente odioso perché colpivano consumatori assai vulnerabili”. In particolare, nel caso Aspen, l’Antitrust ha utilizzato una fattispecie raramente applicata, quella di abuso per prezzi eccessivi, facendo da apripista anche all’intervento da parte della Commissione europea e ottenendo infine la riduzione dei prezzi dei farmaci antitumorali fino all’80%.
“Negli anni più recenti –ha proseguito Pitruzzella- l’Autorità si è concentrata nel difficile compito di contrastare i cartelli. Una particolare attenzione è stata prestata ai fenomeni di bid rigging nei contratti pubblici, con numerosi casi che hanno riguardato la centrale unica per gli acquisti della pubblica amministrazione (CONSIP)”. Tra gli altri, Pitruzzella ha ricordato “la decisione del 2015 riguardante la gara, per un ammontare di un miliardo e seicento milioni di euro, avente per oggetto i servizi di pulizia nelle scuole, in relazione alla quale alcune imprese avevano raggiunto un accordo per ripartirsi i vari lotti”.
In materia di tutela del consumatore gli interventi dell’Antitrust si sono rivolti sia ai settori dell’economia digitale che a quelli più tradizionali. Esemplari le indagini sui diamanti ‘per investimento’, le attivazioni non richieste, l’anatocismo bancario.
Il Presidente Pitruzzella ha concluso ricordando i soddisfacenti risultati degli esiti del contenzioso nel periodo 2012-2018: il 78% delle pronunce del TAR del Lazio sono state favorevoli all’Autorità, con conferma dei provvedimenti adottati.
Con riguardo alle controversie che hanno raggiunto il grado di appello, oltre il 70% delle pronunce del Consiglio di Stato sono favorevoli all’Autorità e di queste solo nel 10% dei casi il Giudice di secondo grado ha modificato la sanzione definita dall’Autorità o rideterminata dal TAR del Lazio.