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La protezione della privacy nelle comunicazioni elettroniche

Pubblichiamo di seguito un estratto del paragrafo La protezione della privacy nelle comunicazioni elettroniche, contenuto nella terza edizione del manuale Diritto dell’informatica e della comunicazione, curato da Alberto M. GambinoAndrea Stazi e Davide Mula. Il manuale completo, edito da G. Giappichelli Editore, può essere acquistato a questo link.


Il Capo I del Titolo X del Codice Privacy, così come modificato, da ultimo, in seguito al d.lgs. n. 101 del 10 agosto 2018, è dedicato alle comunicazioni elettroniche.

L’art. 121, co. 1, specifica che le disposizioni di cui al predetto titolo si applicano al trattamento dei dati personali connesso alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico su reti pubbliche di comunicazioni, comprese quelle che supportano i dispositivi di raccolta dei dati e di identificazione. Nel medesimo articolo, al co. 1-bis, il legislatore fornisce, poi, una serie di definizioni.

In particolare, si richiamano le definizioni di:

i) “comunicazione elettronica”, ogni informazione scambiata o trasmessa tra un numero finito di soggetti tramite un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico;
ii) “reti di comunicazione elettronica”, i sistemi di trasmissione e, se del caso, le apparecchiature di commutazione o di instradamento e le altre risorse che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo di fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici;
iii) “servizio di comunicazione elettronica”, i servizi consistenti esclusivamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazioni elettroniche, compresi i servizi di telecomunicazioni e i servizi di trasmissione nelle reti utilizzate per la diffusione circolare radiotelevisiva.

Sul piano soggettivo si osserva come rispetto alla figura dell’interessato, rilevi quella di “contraente”.

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