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Pubblicato lo studio condotto dal GPEN: i Garanti hanno svolto un ruolo attivo nella protezione dei dati personali nel periodo post-pandemica

 

Lo studio internazionale condotto dal GPEN (Global Privacy Enforcement Network, di cui fa parte anche il Garante per la privacy italiano) “Sweep” ha rilevato come le attività di monitoraggio del tracciamento dei dati personali da parte delle Autorità nei 20 paesi del mondo, che hanno partecipato alla raccolta di dati, siano risultate estremamente efficaci nel valutare tutte le implicazioni connesse.

Dallo studio è risultato un buon livello di consapevolezza generale, da parte delle Autorità dei vari paesi aderenti all’indagine, sui rischi annessi al trattamento dei dati personali e tutti i titolari, pubblici e privati. Sono stati rispettati gli aspetti più importanti di tutela nella gestione dei dati personali oggetto di trattamento. Gli strumenti e gli aspetti che hanno coinvolto maggiormente le Autorità per le potenziali implicazioni sono risultate essere le app per il tracciamento dei contatti, l’impiego dei braccialetti elettronici, i registri vaccinali e i registri nazionali dei movimenti transfrontalieri.

Durante Sweep, oltre al Garante privacy italiano, hanno partecipato quest’anno 20 autorità di protezione dei dati dall’Europa, dalle Americhe, dall’Oceania, dall’Asia e dal Medio Oriente.

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