skip to Main Content

Quarta edizione del Raduno per i Responsabili alla transizione digitale. Intervista all’Avv. Ernesto Belisario.

In occasione della Quarta edizione del Raduno per i Responsabili alla transizione digitale la redazione di DIMT ha intervistato Ernesto Belisario, Avvocato, Senior Partner Studio Legale E-Lex. L’Avvocato Belisario è Segretario Generale dell’Istituto per le Politiche dell’Innovazione Avvocato, specializzato in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione. Si occupa di diritto delle tecnologie, protezione dei dati personali, innovazione e apertura delle pubbliche amministrazioni.

Su questi temi è autore di numerose pubblicazioni e docente in master e corsi di formazione e specializzazione. È stato Consigliere del Ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione e componente del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana presso la Presidenza del consiglio dei ministri.

 

 

L’Avv. Ernesto Belisario 

 

In relazione alla Quarta edizione del Raduno per i Responsabili alla transizione digitale, come nasce il progetto del Raduno nazionale dei RTD? Quali saranno i principali temi che verranno affrontati durante le 2 sessioni plenarie e i 12 webinar online previsti dal programma dell’evento?

Il Raduno dei responsabili per la transizione al digitale è nato nel 2018, nell’ambito del progetto laPAdigitale, come occasione di incontro e confronto tra coloro che sono impegnati nel processo di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni italiane.

Nel corso degli anni, la formula del Raduno si è sempre più evoluta in modo da ospitare:

– sessioni formative tenute da esperti e rappresentanti delle istituzioni che governano il processo di trasformazione digitale;

– momenti di confronto tra i partecipanti in modo da condividere esperienze e strumenti, mettendo a sistema le buone prassi di innovazione che ci sono nei differenti territori.

In questa quarta edizione, al centro del Raduno ci saranno i temi legati all’attuazione del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopo anni di riforme a costo zero, i temi dell’innovazione sono finalmente centrali nell’azione di governo e possono contare su risorse cospicue in grado di far recuperare all’Italia terreno sui temi del digitale. I temi della dematerializzazione, della sicurezza informatica, dei servizi online, della migrazione al cloud e degli appalti ICT saranno affrontati seguendo quattro tracce: organizzazione, strumenti, esperienze e sfide.

 

Nello specifico, tramite quali strumenti il progetto attua la promozione del confronto tra le Istituzioni che guidano il processo di innovazione della Pubblica Amministrazione italiana?

Nel corso degli anni, sono oltre tremila i partecipanti al Raduno. Si è creata una vera e propria comunità che – attraverso le iniziative online della RTD Academy e i tavoli di lavoro in presenza – interagisce anche con i rappresentanti del Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Agenzia per l’Italia Digitale e PagoPA S.p.A..

Per chi lavora nell’amministrazione è molto importante avere conoscenza delle iniziative intraprese a livello nazionale e degli strumenti a disposizione per accelerare il processo di trasformazione digitale dei singoli enti. In questo modo, il Raduno serve anche a ridurre la “solitudine” del RTD, fornendogli gli strumenti per operare all’interno dell’ente in cui lavora e consapevolezza del quadro normativo e strategico in materia di innovazione tecnologica. Le scadenze previste dal Codice dell’amministrazione digitale e dal PNRR sono assai sfidanti: è necessario un lavoro di squadra e la condivisione di obiettivi, strumenti e metodologie.

 

Qual è esattamente il ruolo del RTD – Responsabile per la transizione al digitale, come si declinano le mansioni e le responsabilità di questa figura, prevista dal Codice dell’amministrazione digitale? In tal senso, quanto è importante un aggiornamento e un confronto, tramite un evento quale il Raduno, tra queste figure per assicurare una giusta sensibilizzazione, informazione e coordinamento riguardo gli sviluppi della transizione digitale dell’Italia?

L’ufficio RTD riveste una funzione cardine in tutte le amministrazioni. Al responsabile – in base all’art. 17 D. lgs. n. 82/2005 – competono tutte le attività operative finalizzate alla transizione e i conseguenti processi di riorganizzazione funzionali alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta; all’erogazione di servizi facilmente utilizzabili e di qualità; al raggiungimento di migliori standard di efficienza ed economicità.

La normativa obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio responsabile per la transizione alla modalità digitale (RTD). Nel corso della pandemia il numero di amministrazioni che ha nominato il proprio RTD è cresciuto da 4.500 a 7.200. È la dimostrazione della consapevolezza che, a prescindere dall’obbligatorietà normativa, la figura del RTD è necessaria per governare i processi di trasformazione digitale.

Si tratta di un ruolo cruciale per l’innovazione delle amministrazioni che necessita di adeguate competenze tecnologiche, manageriali e giuridiche. Per questi motivi si rende necessario un continuo aggiornamento di chi lavora nell’Ufficio del RTD e il confronto con le istituzioni che guidano il processo di innovazione dell’amministrazione italiana, così come la condivisione delle tante buone prassi già messe in pratica da molti enti.

Il Raduno, iniziativa gratuita e aperta a tutti, è il nostro contributo per supportare chi quotidianamente lavora per semplificare e modernizzare la pubblica amministrazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Back To Top