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“Rechte an Daten”, il convegno all’Università di Bayreuth. I dati come nuovo bene

Il 21 e il 22 febbraio 2019 si è tenuto presso l’Università di Bayreuth (Germania) il convegno “Rechte an Daten”, organizzato dalla dott.ssa Tereza Pertot in collaborazione con la “Forschungsstelle für Verbraucherrecht” e la “Lehrstuhl für Deutsches und Europäisches Verbraucherrecht und Privatrecht sowie Rechtsvergleichung” (titolare: Prof. Martin Schmidt-Kessel).

Il convegno, che ha visto la partecipazione di illustri relatori internazionali e coinvolto più di 70 partecipanti, provenienti da diversi Paesi europei, ha approfondito la questione relativa all’inquadramento teorico dei dati come nuovo bene, suscettibile di formare oggetto di diritti soggettivi.

In particolare, ai relatori è stato affidato il compito di saggiare la configurabilità di un regime di appartenenza dei dati ed indagare circa l’opportunità di estendere ad essi la disciplina dei diritti sui beni, materiali e non. L’attenzione si è concentrata altresì sui rapporti esistenti fra i soggetti coinvolti nello scambio delle informazioni, nonché sulle interferenze esistenti tra le regole contrattuali ad esso (per ipotesi) applicabili e la disciplina contenuta nel Regolamento UE 2016/679.

Il vivace dibattito che ha accompagnato le diverse relazioni ha evidenziato l’estrema complessità dei problemi connessi alla crescente diffusione di nuovi modelli di circolazione dei dati, confermando l’attualità di un tema che merita sicuramente ulteriore indagine e continuerà senz’altro ad occupare i giuristi nel prossimo futuro.

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