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Sanzione a Intesa Sanpaolo, RBM Salute e Previmedical per pratica commerciale scorretta

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 21 maggio 2024 ha imposto una sanzione di 2,5 milioni di euro a Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A. e di 1 milione di euro a Previmedical Servizi per la Sanità Integrativa S.p.A. per pratiche commerciali scorrette.

Le indagini, avviate in seguito a numerose segnalazioni da parte dei consumatori e ai risultati delle attività di vigilanza svolte dall’Ivass, hanno rilevato vari problemi nella gestione delle pratiche di rimborso. In particolare, sono stati riscontrati ritardi significativi nella definizione delle pratiche, difficoltà di contatto con il servizio di assistenza e rigetti non giustificati delle richieste di rimborso e autorizzazioni alle prestazioni sanitarie.

I reclami sono arrivati principalmente dagli aderenti al fondo sanitario MetaSalute, che rappresenta oltre un terzo degli assicurati di Intesa Sanpaolo RBM. L’Autorità ha stabilito che il comportamento di Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical costituisce una violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del Consumo, ostacolando l’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori.

Nel dettaglio, problemi presso la centrale operativa di Previmedical, verificatisi alla fine del 2022, hanno causato un accumulo di pratiche non evase nei primi mesi del 2023, ritardando significativamente la liquidazione rispetto ai tempi previsti dalle polizze. Ciò ha anche complicato la gestione delle richieste successive, con notevoli rallentamenti rispetto alle previsioni contrattuali, e ha reso difficile per i consumatori contattare il servizio di assistenza clienti.

Inoltre, sono state riscontrate incongruenze nell’applicazione delle condizioni di polizza da parte di Previmedical, complicate dalla difficoltà di interpretare le prassi liquidative di Intesa Sanpaolo RBM. Questo ha portato a numerosi casi di rifiuti ingiustificati di autorizzazioni o rimborsi e richieste non necessarie di ulteriore documentazione.

L’istruttoria ha evidenziato anche la responsabilità di Intesa Sanpaolo RBM Salute nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sull’attività di gestione dei sinistri da parte di Previmedical, necessario per prevenire e gestire le criticità nella gestione delle polizze sanitarie e garantire un adeguato livello di servizio agli assicurati.

 

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