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Sanzione di 3,5 milioni di euro a Meta per pratiche commerciali ingannevoli su Facebook e Instagram

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 5 giugno, ha imposto una sanzione di 3,5 milioni di euro a Meta Platforms Ireland Ltd. e alla capogruppo Meta Platforms Inc. per due pratiche commerciali ingannevoli relative alla creazione e gestione degli account sui social network Facebook e Instagram.

La prima pratica contestata riguarda il processo di registrazione a Instagram, durante il quale gli utenti non hanno ricevuto informazioni chiare sulla raccolta e sull’uso dei propri dati per fini commerciali. L’Autorità ha accertato che Meta, in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo, non ha informato con immediatezza gli utenti iscritti via web dell’utilizzo dei loro dati personali per scopi commerciali.

La seconda pratica ingannevole rilevata riguarda la gestione delle sospensioni degli account Facebook e Instagram. In violazione dell’articolo 20 del Codice del consumo, Meta non ha fornito comunicazioni utili agli utenti per eventuali contestazioni delle sospensioni. Nello specifico, Meta non ha indicato se la sospensione degli account Facebook avvenisse a seguito di un controllo automatizzato o umano e non ha informato gli utenti sulle possibilità di contestare la sospensione, come rivolgersi a un organo di risoluzione stragiudiziale delle controversie o a un giudice. Inoltre, Meta ha stabilito un termine di 30 giorni per la contestazione della sospensione da parte del consumatore, considerato troppo breve dall’Autorità.

Nel corso del procedimento, Meta ha cessato le pratiche contestate.

Queste azioni dimostrano l’impegno dell’AGCM nel garantire la trasparenza e la correttezza nelle pratiche commerciali a tutela dei consumatori.

 

 

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