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Scatta l’obbligo per PagoPA, ma è già pronto un nuovo rinvio (forse l’ultimo)
Dal primo luglio, diventa obbligatorio per le Pubbliche amministrazioni permettere ai cittadini e alle aziende di pagare in modo facile e anche digitale tramite la piattaforma PagoPA. Ma è un obbligo che durerà solo pochi giorni, dato che giovedì è già previsto al consiglio dei ministri il disegno di legge Semplificazioni; nella cui bozza, a quanto fanno sapere da ambienti vicini a PagoPA – diventata una spa pubblica, che gestisce la piattaforma di pagamento ma anche l’AppIO – è previsto un rinvio dell’obbligo al 28 febbraio 2021.
È l’ennesimo rinvio dell’obbligo normativo che imporrebbe a tutte le PA di consentire tutti i pagamenti via PagoPA. La prima data era dicembre 2018, poi portata al 2019, quindi al 30 giugno 2020 e ora di nuovo spostata in avanti, a forza di leggi successive.
L’ultimo rinvio sembra avere però caratteristiche diverse dai precedenti. Sia perché è il primo rinvio giustificato da motivi oggettivi – il lockdown ha dato un alibi straordinario alle PA in ritardo nella trasformazione digitale dei processi – sia perché ha le chance per essere l’ultimo rinvio in assoluto. Le attività di PagoPA Spa sono entrate infatti a regime consentendo di accelerare i lavori di adesione delle PA alla piattaforma.