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Tecnologie emergenti e collegamenti wireless: gli emendamenti al Decreto Crescita

(Via Cyber Affairs e CorCom)

Il governo “ha deciso di investire nella crescita tecnologica del Paese. Già nella legge di Bilancio era stato istituito un fondo per Blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni all’anno per il triennio 2019-2021”.

Con un emendamento al Decreto Crescita, il Movimento 5 Stelle vuole incrementare “gli investimenti, destinando ulteriori 30 milioni di euro in 2 anni per la sperimentazione e la realizzazione di progetti relativi a queste tecnologie emergenti”. Così in una nota i deputati pentastellati in commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati.

Uno sconto del 50% per ogni singolo collegamento punto-punto se non si supera la soglia dei 50 collegamenti. E un rincaro delle tariffe da 0,25 a 0,28 euro quando si supera la soglia dei 50 collegamenti. Questo invece l’emendamento al Decreto Crescita proposto da una serie di deputati capitanati dal leghista Massimiliano Capitanio.

L’emendamento in questione riguarda i collegamenti fixed wireless access e se da un lato darebbe una grossa boccata di ossigeno ai piccolissimi operatori dall’altro, nel caso di approvazione, si trasformerebbe in una vera e propria stangata per gli operatori più “grandi”da Eolo a Linkem, da Go Internet a Mandarin fino a Fastweb e Tim.

Lo standard fra l’altro è considerato fondamentale nella partita 5G: Verizon ne ha fatto il suo pilastro nel lancio della quinta generazione mobile negli Stati Uniti proprio perché è l’unica tecnologia in questo momento a rappresentare il “ponte” fra il 4G e il 5G. E sperimentazioni sono in corso anche in Europa.

Fonte: Cyber Affairs; CorCom

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