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Il trattamento dei dati inerenti alla salute nell’epoca della pandemia: cronaca dell’emergenza

Di Dianora Poletti, professoressa ordinaria di Diritto privato presso l’Università di Pisa e membro del comitato scientifico di IAIC

SOMMARIO: 1. Legislazione di emergenza e dati personali. – 2. Dati sanitari, ricerca scientifica e Covid-19. – 3. Localizzazione e creazione di mappe epidemiologiche. – 4. I sistemi di contact tracing e la posizione delle Autorità garanti: l’approccio “pan-europeo” – 5. La scelta italiana della app “Immuni” e il d.l. n. 28/2020. – 6. Segue. Centralizzazione o delocalizzazione della raccolta dei dati? – 7. Una app ci salverà? – 8. Incertezze del futuro, fermezza del diritto e problemi etici.

ABSTRACT. L’esigenza di fronteggiare lo stato di pandemia con disposizioni di rango legislativo (e non solo) ha incisivamente investito la disciplina della protezione dei dati personali e in particolare dei dati di tipo sanitario. Anche se le autorità europee hanno tracciato le coordinate di un approccio “pan-europeo” che, anche al tempo del Covid-19, mira a non sacrificare i principi fondamentali del trattamento (in particolare quello di proporzionalità), il diritto alla protezione dei dati personali sta affrontando una prova importante, nella quale il confronto con la tutela della salute collettiva rischia di trasformare il possibile bilanciamento in compressione delle sue essenziali garanzie.

Per leggere e scaricare il saggio, pubblicato sul numero 2/2020 della rivista Persona e Mercato, clicca qui.

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