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Uber, un milione di euro di sanzioni per attacco hacker del 2016

 Ancora guai per Uber. L’olandese Dutch Data Protection Authority e il suo equivalente britannico, l’Information Commissioner’s Office l’hanno multata rispettivamente con 600mila euro e 385mila sterline (433mila euro). Le sanzioni fanno riferimento alla stessa vicenda, ovvero l’attacco hacker subito dalla compagnia nel 2016 e non rivelato immediatamente dalla società americana. Non si sa ancora se le azioni siano il risultato di iniziative diverse o se le due autorità abbiano collaborato nelle indagini (i loro annunci sono giunti a breve distanza l’uno dall’altro).

Cyber criminali hanno avuto accesso, due anni fa, a informazioni personali di circa 57 milioni tra utenti e autisti: nomi, indirizzi e-mail e numeri di telefono da tutto il mondo. L’hack, però, sarebbe stato taciuto per un anno, violando le nome (precedenti al Gdpr, che le ha ancor di più reso rigide) che obbligano le compagnie a divulgare con velocità le violazioni subite. Negli Usa, Uber aveva invece scelto a settembre – sborsando 148 milioni di dollari – di chiudere una causa mossa contro il suo comportamento.

(Fonte Cyber Affairs)

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