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Ue a Facebook: due settimane per dare risposte sul caso dati

Bruxelles ha dato “due settimane” di tempo a Facebook per dare spiegazioni sull’uso dei dati personali degli utenti, in seguito allo scandalo di Cambridge Analytica, la società di consulenza che ha usato dati di 50 milioni di utenti Facebook per fare pubblicità mirate e aiutare Donald Trump a vincere le elezioni presidenziali americane.

La Commissione europea ha chiesto in una lettera inviata a Facebook di fornire risposte “nelle prossime due settimane” alle domande avanzate dopo lo scandalo Cambridge Analytica, in particolare ha chiesto di sapere se anche i dati degli utenti europei sono stati utilizzati.

La commissaria alla Giustizia, Vera Jourova, ha inviato la lettera lunedì sera: “Gradirei una risposta nelle prossime due settimane”, ha scritto, secondo quanto ha appreso Afp. Nella lettera la Commissione chiede anche di avere rassicurazioni da parte di Facebook sulle misure previste per evitare che quanto avvenuto non si ripeta.

Nel frattempo, il fondatore del colosso di Menlo Park,  Mark Zuckerberg, ha fatto sapere che non testimonierà davanti a una commissione parlamentare britannica che aveva chiesto chiarimenti.

Al suo posto potrebbero presentarsi il direttore tecnico, Mike Schroepfer, o quello del prodotto, Chris Cox. “Zuckerberg ha personalmente chiesto che uno dei suoi vice si renda disponibile per dare spiegazioni in persona”, ha detto Rebecca Stimson, a capo delle relazioni pubbliche di Facebook Uk.

Damian Collins, a capo della commissione di inchiesta parlamentare britannica, ha detto di essere interessato a sentire Cox, ma che la commissione continua a voler fare anche delle domande a Zuckerberg. Collins ha detto che il ceo di Facebook può anche parlare con un collegamento video se non riesce ad essere presente in persona.

Secondo la Cnn, Zuckerberg avrebbe invece  deciso di testimoniare davanti al Congresso statunitense.

(Fonte Cyber Affairs)

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