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Unier, corso per Data Protection Officer (DPO). La protezione dei dati e il ruolo del DPO

Sono in via di conclusione gli incontri del Corso universitario di perfezionamento e aggiornamento professionale in materia di trattamento dei dati personali per Data Protection Officer, organizzato dall’Università Europea di Roma con il patrocinio della Scuola Superiore dell’Avvocatura della Fondazione Consiglio Nazionale Forense.

Gli interventi odierni si sono concentrati sulla figura del Data Protection Officer, analizzata dal Prof. Avv. Salvatore Vigliar e dal Prof. Avv. Gianluigi Ciacci, i quali hanno fornito una chiara e analitica descrizione di questa nuova figura professionale e le problematiche sollevate dalla lettura del Regolamento europeo 676/2016.

Il primo intervento è stato condotto dal Prof. Avv. Salvatore Vegliar, il quale ha proceduto ad individuare storicamente il ruolo del DPO, con riferimento specifico all’ordinamento tedesco dove già esisteva una simile figura professionale responsabile della prevenzione e dell’applicazione di misure precauzionali, tale da essere poi mutuata per la nuova normativa in materia di protezione dei dati.

Tuttavia questa non è l’unica novità del Regolamento generale sulla protezione dei dati 676/2016, in quanto questi enuclea, al suo interno, conformemente al sistema americano, la possibilità di self assestment, per l’autovalutazione della sicurezza della protezione dei dati.

Successivamente l’analisi, grazie all’attiva partecipazione dei discenti, si è spostata sulla lettura attenta delle norme 37-39 del Regolamento 676/2016 e i relativi consideranda.

Gli stessi concetti sono stati ripresi dal Prof. Avv. Gianluigi Ciacci, il quale si è soffermato sulla lettura dell’articolo 39 del Regolamento europeo 676/2016.

L’accento è stato posto sui compiti che tale nuova figura professionale di Data Protection Officer sarà chiamato a svolgere nella sua attività professionale, tra cui in primis affiancare il titolare nelle sue attività e sorvegliare la sicurezza dei dati raccolti, oltre che vegliare sulla corretta applicazione del Regolamento e che tutti i rapporti all’interno dell’organigramma aziendale siano intessuti sulle corrette nomine previste dal GDPR.

 

 

 

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