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Violazione della privacy a Aprilia: il richiamo del Garante sulla diffusione del video dell’abbandono del neonato
La recente diffusione del video che mostra una donna abbandonare un neonato davanti al Pronto Soccorso di Aprilia ha sollevato non solo l’attenzione del pubblico, ma anche le preoccupazioni del Garante per la privacy. Questo caso, che ha suscitato un acceso dibattito sui diritti e doveri dell’informazione, evidenzia una potenziale violazione delle normative sulla privacy e delle regole deontologiche nell’ambito giornalistico.
Le immagini, catturate dalle telecamere di sicurezza e successivamente divulgate dai telegiornali e dalle testate online, rappresentano una chiara contravvenzione alle disposizioni normative in materia di privacy e alle regole deontologiche che regolamentano l’attività giornalistica. Queste norme, pur riconoscendo il diritto e il dovere di informare il pubblico su fatti di interesse pubblico, impongono agli operatori dell’informazione di evitare la divulgazione di dettagli che riguardano la sfera privata di un individuo.
Nel caso specifico, le immagini, originariamente registrate per scopi diversi, avrebbero dovuto rimanere riservate, in quanto lesive della dignità della donna coinvolta, particolarmente vulnerabile in quel momento. Il Garante per la privacy ritiene, pertanto, che sia doveroso richiamare gli organi di stampa, i siti di informazione e i social media al più rigoroso rispetto delle normative e regole deontologiche applicabili.
L’Autorità, nel suo richiamo, sottolinea l’importanza di astenersi dall’ulteriore diffusione delle immagini in questione e si riserva il diritto di intervenire con eventuali azioni di competenza nei confronti delle testate che hanno violato le regole deontologiche.
In un contesto in cui la tutela della privacy e il rispetto della dignità individuale sono valori fondamentali, è cruciale che gli operatori dell’informazione operino con responsabilità ed etica. Il Garante per la privacy, nell’esercizio delle sue competenze, si impegna a garantire che tali valori siano preservati, anche in situazioni di grande rilevanza pubblica.
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