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Web e propaganda terroristica, Orlando: Ue verso strumenti blocco

“Nella convinzione che la rete è ormai uno dei luoghi principali del conflitto e della dialettica democratica e che, dunque, la risposta più efficace e tempestiva non può essere (solo) quella della criminalizzazione, ci siamo battuti, a livello europeo, durante i negoziati della nuova direttiva antiterrorismo adottata dall’Unione lo scorso marzo, per avere un testo finale ambizioso, in grado davvero di innalzare l’efficacia dell’azione di contrasto alle nuove minacce.

Abbiamo così ottenuto l’introduzione di una norma che obbliga tutti gli Stati membri a dotarsi di strumenti che consentano la rimozione o il blocco dei contenuti online, quando essi costituiscano una pubblica provocazione a commettere un reato terroristico”.

Lo ha detto ieri il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, rispondendo al Question Time alla Camera ad una interrogazione circa la necessità di contrastare la diffusione sul web di contenuti illeciti, come in particolare la propaganda terroristica.

“Il complesso delle iniziative avviate – ha spiegato Orlando – si inscrive nel quadro di interventi multidisciplinare che ho inteso avviare, a partire dall’interlocuzione con i principali social network. In questa prospettiva, ho presentato, il 3 novembre scorso, insieme ai rappresentanti di Facebook, le linee guida ‘Pensa prima di condividere’, per l’utilizzo consapevole dei social media e per la sicurezza online ed ho incontrato molte delle associazioni della società civile per costruire un’alleanza contro la propaganda d`odio veicolata sulla rete.

Con il medesimo obiettivo, è stato istituito con il ministero dell’Interno e l’Unar un gruppo di lavoro che ha la finalità di sviluppare sinergie tra le amministrazioni dello Stato attraverso il coordinamento delle attività di osservazione e prevenzione dei reati d’odio online”.

(Fonte Cyber Affairs)

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