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Diritto del Lavoro e Intelligenza Artificiale

di

Marco Biasi

 

Disponibile dal 6 maggio 2024

Direttore Collana: FINOCCHIARO GIUSELLAPALMIRANI MONICAPOLLICINO ORESTEVACIAGO GIUSEPPEZICCARDI GIOVANNI

 

Il volume affronta l’impatto delle nuove tecnologie legate alla intelligenza artificiale (AI) sull’organizzazione e sulla regolazione del lavoro.

Dopo una prima parte, di taglio trasversale, dedicata ai profili giuridici ed etici dell’AI, l’opera fornisce una mappatura delle principali questioni giuslavoristiche sollevate dall’AI e un approfondito esame delle soluzioni adottate (o in via di adozione) a livello europeo e nazionale.

La trattazione copre un ampio novero di profili, che spaziano dalla tutela della salute dei lavoratori dai rischi ingenerati dall’AI (nonché dalle pratiche di potenziamento umano) alla promozione della trasparenza dei meccanismi decisionali automatizzati, anche in chiave di prevenzione della discriminazione algoritmica che può verificarsi nelle fasi di accesso, di esecuzione o di estinzione del rapporto di lavoro.

La terza parte è dedicata al lavoro da remoto e al cambio di paradigma che l’impiego di tale strumento, favorito dall’innovazione tecnologica, ha apportato nell’assetto dei poteri, degli obblighi e delle responsabilità che tradizionalmente connotano la relazione di lavoro.

La successiva sezione del volume guarda al lavoro tramite piattaforma quale sorta di laboratorio giuslavoristico per l’AI, dal momento che, in tale contesto, si sono palesate in anticipo alcune delle istanze (individuali e collettive) che si pongono al centro dell’attuale dibattito sul rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro.

L’ultima parte del volume insiste sui nuovi “spazi” – come il metaverso – e sui nuovi “attori” del lavoro digitale, tra i quali si annoverano sia i mezzi sofisticati come i robot (destinati all’impiego in campo industriale, come pure, nella prospettiva della giustizia predittiva, quale ausili o, addirittura, quali sostituti del giudice) e le driverless cars, sia le figure emergenti come gli influencers, content creators del web e i gamers professionisti (da tenere distinti dai lavoratori soggetti a pratiche di gamification durante l’espletamento della propria attività).

In sintesi, dall’opera emergono due fondamentali istanze: da un lato, l’esigenza di preservare un approccio che mantenga al centro l’uomo e, dall’altro lato, l’opportunità di valutare non solo i rischi, ma anche i possibili benefici che l’impiego dell’AI può apportare al lavoro e, in ultima analisi, alla persona (in termini, ad esempio, di miglioramento della sicurezza sul lavoro e di agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro).

 

 

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