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I Garanti Privacy dell’UE avviano procedimenti contro Google: la Francia concede tre mesi per adeguarsi alla normativa transalpina

di Davide Mula   È terminata la fase di indagine del procedimento avviato dal Gruppo dei Garanti Privacy Europei nell’aprile scorso nei confronti di Google per mancato rispetto della normativa comunitaria. La prima a procedere è stata la Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà (Cnil), Autorità francese, che ha fornito a Google indicazioni sui principi da rispettare e sulle misure da adottare per rendere i trattamenti conformi alla normativa transalpina. Se entro tre mesi Google non si adeguerà ai principi indicati, rischia di essere sanzionata fino a 300mila euro, importo, comunque irrisorio rispetto ai guadagni notevolmente superiori del grande provider. Anche il Garante Italiano, si legge in una nota, ha chiesto a Google “maggiori e più puntuali dettagli su specifici aspetti delle modalità di trattamento dei dati degli utenti italiani: in particolare, riguardo all’informativa e al consenso all’uso dei dati, alla loro conservazione e al loro possibile incrocio, anche tra prodotti e servizi diversi. Gli ulteriori elementi che verranno forniti da Google al Garante saranno oggetto di valutazione per l’eventuale adozione dei provvedimenti ritenuti più opportuni, inclusi, qualora dovessero ricorrerne i presupposti, quelli a carattere prescrittivo o sanzionatorio”. Procedimenti analoghi sono stati avviati nei Paesi Bassi, nel Regno Unito e in Germania.

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