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Copyright, Ansip: “Le regole attuali sono un pasticcio, dobbiamo agire in fretta”

“La riforma delle norme sul copyright è una delle principali iniziative nella strategia del Digital Single Market e dovrebbe essere una delle prime ad essere proposta, entro la fine di quest’anno”. Così Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione Europea e Commissario per il mercato unico digitale, intervenendo allo European Digital Forum. “Non sarà certo facile, sul tema si sollevano sempre delle forti opinioni in contrasto tra loro, e bisognerà operare un delicato equilibrio tra l’aumento delle opportunità per gli utenti e le tutele per i creatori. Ma le attuali regole sono un pasticcio, risalgono al 2001 e non sono adatte al contesto digitale, e quindi dobbiamo agire con urgenza, con la consapevolezza che modernizzare le norme stimolerà la diversità culturale e l’innovazione”. Dopo aver sottolineato che troppe persone utilizzano le Vpn per by-passare le restrizioni imposte ai contenuti tra le frontiere, Ansip ha posto sulle eccezioni al diritto d’autore, differenti nei 28 diversi contesti nazionali: “Le discrepanze difficilmente sono foriere di un ambiente di sana competizione creativa. La forza dell’Europa risiede nella sua diversità culturale, ma la cultura vive di scambio e apertura, non di chiusura in isole artificiali culturali alle quali gli altri non possono ottenere l’accesso”.

Poi un passaggio sulle piccole aziende del settore tecnologico, “il nostro futuro digitale, perché sono loro a creare lavoro e idee. Ma per facilitare il loro compito di motore di crescita economica dell’Europa occorrono regole più chiare e la possibilità di vendere con costi minori tra i vari Paesi, espandere il raggio d’azione del business e scalare il continente, senza doversi adattare a diverse discipline sulla tutela dei consumatori o a diversi sistemi di tassazione e pagamento dell’Iva. Le differenze nazionali dei sistemi di tassazione sono tra i più frequentemente citati ostacoli allo sviluppo di un’attività cross-borders“. “Per capire il valore di questi soggetti – ha concluso Ansip – basti citare i numeri del mercato europeo delle app: nel 2013, ha generato introiti per 17,5 miliardi, un volume che dovrebbe raggiungere i 60 miliardi nel 2018. Ancora, la forza lavoro impiegata nel settore dovrebbe salire dagli attuali 1,8 milioni di addetti a 4,8 milioni. Ed è solo l’inizio. È nostro dovere aiutare questi soggetti a fare del loro meglio”. 3 giugno 2015

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