Oreste Pollicino* e Pietro Dunn, in “Intelligenza artificiale e democrazia” (Egea), esplorano l’impatto dell’intelligenza artificiale…
Cittadini e nuove tecnologie, l’Istat fotografa i numeri delle famiglie italiane
Nel 2013 aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispone di un accesso ad Internet da casa e di un personal computer, con una crescita che rispettivamente va dal 55,5% al 60,7% e dal 59,3% al 62,8%. A rivelarlo è l’Istat. Le famiglie con almeno un minorenne, si legge nel report dell’Istituto di Statistica, sono le più tecnologiche: l’87,8% possiede un personal computer, l’85,7% ha accesso ad Internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, appena il 14,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 12,7% dispone di una connessione per navigare in Internet. Confrontando la disponibilità di personal computer e di un accesso ad Internet da casa, Istat rileva che il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un operaio e quelle in cui è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista risulta di circa 19 punti percentuali a favore di questi ultimi. Anche la distanza nel possesso di un cellulare abilitato alla connessione ad Internet è ampia, circa di 23 punti percentuali. Le famiglie del Centro-nord che dispongono di un personal computer sono il 65,4% e rappresentano il 63,3% quelle che dispongono di un accesso ad Internet da casa a fronte del 57,2% e del 55% registrati nel Sud-isole. Il Mezzogiorno registra un forte ritardo nel possesso del cellulare con connessione ad Internet (il 36,1% contro il 47,6% del Centro-nord). Nel 2013, oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (il 54,3%) utilizza il personal computer e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (il 54,8%) naviga su Internet. Tra i piccoli di 3-5 anni l’uso del pc registra gli incrementi maggiori passando dal 17,4% del 2012 al 23,3%. L’uso di Internet cresce tra gli adulti di 35-44 anni (73,4% contro il 68,9% del 2012) e le persone di 60-64 anni (36,4% contro il 30,9% del 2012). Sono ancora forti le differenze di genere e generazione. Utilizza il personal computer il 59,7% degli uomini, a fronte del 49,3% delle donne, e naviga su Internet il 60,2% degli uomini e il 49,7% delle donne. Come pure i maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet restano i giovani tra i 15-19 anni (rispettivamente, oltre l’88% e oltre l’89%). Non presentano più difficoltà soltanto le operazioni di base con il personal computer (83,8%) o, nel caso di Internet, usare i motori di ricerca (96,2%). Solo i nativi digitali (15 e 24 anni) hanno competenze nettamente al di sopra della media nazionale. L’evoluzione di Internet, illustra Istat, ha condotto ad una spiccata crescita della interazione con gli altri attraverso i social network, sia di consultare un wiki (+5 punti percentuali) o effettuare telefonate in rete (+3 punti percentuali). Inoltre, tra le persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi, il 20,9% lo ha fatto per esprimere opinioni su temi sociali o politici e il 10% per partecipare a consultazioni o votazioni. Nel 2013 si rileva un forte incremento dell’utilizzo di Internet per la ricerca di informazioni sanitarie (dal 45,1% del 2011 al 49,6%). Le donne sono le più attive nel manifestare interesse per queste informazioni (54,8% rispetto al 45% degli uomini). Il web è utilizzato per leggere giornali, informazioni, riviste (63% contro il 50,5% del 2012), per leggere o scaricare libri online o e-book (17,3%), per sottoscrivere abbonamenti (3,9%). Un terzo degli utenti di Internet si è relazionato online con la PA. Le motivazioni principali riguardano il pagamento delle tasse (26,8%), l’iscrizione a scuole superiori o all’università (20,7%) e l’accesso alle biblioteche pubbliche (18%). Il 67,2% si dichiara soddisfatto per la facilità di reperimento delle informazioni e una quota ancora maggiore, il 71,7%, per la loro utilità. Cresce anche l’e-commerce: nel 2013, il 31,5% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che denotano una crescita maggiore sono i servizi finanziari e/o assicurativi (+7,6 punti percentuali) e l’ordine o l’acquisto di libri, giornali, riviste, e-book (+5,3 punti percentuali). Ai primi posti degli acquisti si confermano le spese per vacanze e viaggi nonché l’acquisto di abiti e articoli sportivi. Foto in home page: Liberiamo.it 19 dicembre 2013