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Agcom, approvata delibera su analisi mercati dell’accesso alla rete fissa di Telecom Italia

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dopo aver ricevuto il via libera dalla Commissione Europea lo scorso 5 ottobre, ha approvato, con relatori Antonio Nicita e Antonio Preto, la delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia, valida per il periodo 2014-2017, definendo “regole e prezzi uniformi su tutto il territorio nazionale per l’accesso alla rete di Telecom Italia in rame e fibra da parte degli operatori concorrenti”. Le principali regole riguardano: a) l’accesso disaggregato alle linee in rame da centrale locale (unbundling) o dal cabinet stradale (sub-loop unbundling), in continuità con l’attuale quadro regolamentare; b) la fornitura disaggregata dei servizi di manutenzione e attivazione delle linee in unbundling e sub-loop unbundling; c) nuove misure sulla non discriminazione tese a ridurre le differenze nella fornitura e nella qualità dei servizi di accesso tra le divisioni interne di Telecom e gli operatori concorrenti; d) la semplificazione amministrativa; e) le revisioni delle penali in capo a Telecom Italia in caso di ritardo nella fornitura dei servizi di accesso e nella riparazione dei guasti; f) chiare regole per l’uso del vectoring in modalità MOV (Multi-Operator Vectoring), nel caso di accesso al cabinet; g) nuove misure per incentivare l’apertura, in unbunbdling, di centrali di minori dimensioni; h) chiare regole nel caso di switch-off, da parte di Telecom Italia, delle centrali aperte all’unbundling, con agevolazioni per il passaggio alla fibra da parte degli operatori già co-locati. La Commissione ha espresso parere favorevole all’adozione del provvedimento finale ed ha formulato specifiche osservazioni in merito:

  1. alla non inclusione del servizio VULA nel mercato dei servizi di accesso da centrale locale, come l’ULL;
  2. all’evoluzione delle condizioni competitive nelle diverse aree geografiche del territorio nazionale;
  3. all’implementazione del vectoring multioperatore (MOV).

  La Commissione, in particolare, ha invitato l’Autorità a proseguire nella realizzazione di un servizio VULA (cosiddetto unbundling virtuale della fibra), a standard elevati, per conseguire funzionalità pari a quelle garantite dal servizio ULL, al fine di renderlo equivalente, per gli operatori, al servizio di accesso disaggregato, contribuendo allo sviluppo del mercato dei servizi di accesso locale. La Commissione ha, inoltre, apprezzato le valutazioni dell’Autorità sul differente grado, a livello geografico, di infrastrutturazione in reti in fibra ottica (NGA) in Italia, tale per cui solo una parte del territorio nazionale vede la presenza di più reti a banda ultralarga tra loro in competizione. La Commissione ha pertanto invitato l’Autorità a valutare l’opportunità, nella prossima analisi di mercato, di riesaminare la definizione geografica del mercato o la necessità di una differenziazione geografica delle misure correttive, con riferimento a quanto ipotizzato nella delibera n. 42/15/CONS per lo scenario beta. La Commissione, infine, ha accolto favorevolmente l’intenzione dell’Autorità di innovare nel settore del vectoring, nell’ambito di una rete aperta alla competizione infrastrutturale, attraverso l’elaborazione di un processo inteso a diffondere il MOV, innovativo a livello Europeo, basato sui requisiti tecnici approvati dall’Autorità. Riguardo agli obblighi di cui ai punti b) e c), Telecom Italia dovrà formulare, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera finale, una proposta di implementazione che verrà valutata nell’ambito di un apposito procedimento. Le misure di controllo dei prezzi prevedono:

  1. canoni dei servizi di accesso wholesale, per il 2014, pari ai valori del 2013.
  2. definizione coerente dei costi, secondo criteri di efficienza, di tutti i servizi di accesso alla rete in rame e fibra ottica dal 2015 al 2017;
  3. sostanziale stabilità del canone di unbundling e dei prezzi di accesso alle infrastrutture in fibra;
  4. ulteriore efficientamento dei costi dei servizi di accesso virtuale (prodotti cosiddetti attivi): bitstream, VULA;
  5. valutazione al costo del canone del sub-loop.

  “Tale pacchetto di misure – assicura l’Agcom – fornirà un maggiore incentivo alla infrastrutturazione in fibra ottica, favorendo il passaggio dai servizi in rame ai servizi in fibra, certezza delle regole nell’arco temporale dell’analisi di mercato, miglioramento della qualità dei servizi all’ingrosso con effetti positivi sulla concorrenza e, indirettamente, sui consumatori, maggiori garanzie di non discriminazione per gli operatori alternativi e spazi per ulteriori riduzioni dei prezzi al dettaglio. L’obiettivo è dare impulso ulteriore al circolo virtuoso di concorrenza e investimenti che ha caratterizzato il mercato dal 2013 e ha permesso all’Italia di progredire rapidamente, dal 2013, nella copertura delle reti NGA”. 6 novembre 2015

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