skip to Main Content

Jobs act, approvato decreto su controllo a distanza. Poletti: “Sarà rispettata la privacy”

Sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri di oggi gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act, contenenti tra le altre le contestate misure in materia di controllo a distanza dei lavoratori. “Abbiamo modificato l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori per adeguare la disciplina alle evoluzioni tencologiche – ha spiegato il ministro del Lavoro e Politiche sociali Giuliano Poletti – rispettando le disposizioni in materia di privacy e colmando dunque un vuoto normativo. Oggi abbiamo infatti una normativa complessiva che riguarda anche telefoni, tablet e pc. L’obiettivo era duplice: da una parte avere una norma chiara e definita, perché la vecchia era riferita solo agli impianti fissi, dall’altra rispettare la privacy dei lavoratori”. Nel merito, resta la necessità di un accordo sindacale per l’installazione di un impianto di monitoraggio fisso, passaggio in generale non necessario per la fornitura ai dipendenti di dispositivi elettronici abilitati solo alle funzioni di lavoro, ma che lo diventerebbe nel caso in cui questi stessi dispositivi dovessero essere modificati. “I cellulari e i tablet – ha proseguito il ministro – non possono essere utilizzati come strumenti di sistematico controllo delle attività e del comportamento dei lavoratori. Oltre alla fornitura di una preventiva informativa sul trattamento dei dati del lavoratore, cosa che da oggi vale anche per gli impianti fissi, le disposizioni prevedono che non possono essere montati sugli strumenti di lavoro applicazioni o altre funzioni che abbiano come scopo il controllo, ad esempio un geolocalizzatore, perché in quel caso i dispositivi ricadrebbero nella normativa sugli impianti fissi con tutte gli oneri di accordo e autorizzazione per essi previsti. In ogni caso i dati raccolti dovranno essere utilizzati nel pieno rispetto delle vigenti normative in materia di privacy”. 4 settembre 2015

Back To Top