Il 24 settembre 2024, l'Autorità per la protezione dei dati ha approvato uno schema di…
Data protection e diritto all’oblio, il Commissario Reicherts: “Dibattito distorto da detrattori. Adottare subito nuove è più forti tutele sulla protezione dei dati”
“Alcuni detrattori stanno cercando di utilizzare la recente sentenza sul diritto all’oblio per mettere i bastoni tra le ruote alla riforma sulla data protection, ma io non lascerò che ci impediscano di mettere a disposizione delle nostre imprese le potenzialità del mercato unico e implementare più stringenti norme a tutela dei cittadini”. Un messaggio diretto quello lanciato da Martine Reicherts, Commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, in un intervento al World Library and Information Congress – IFLA in corso a Lione, in Francia. I riferimenti sono, ovviamente, da un lato la sentenza con la quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nel maggio scorso, ha stabilito che i cittadini del Vecchio Continente possono richiedere ai gestori dei motori di ricerca la rimozione di link dall’elenco dei risultati nell’ambito del diritto all’oblio; dall’altro, il percorso di riforma delle norme in materia di protezione dei dati personali. “Una sobria analisi della sentenza – ha proseguito il Commissario – dimostra che non si è creato un super diritto in grado di scavalcare altri fondamentali diritti come la libertà d’espressione. Non si è data la possibilità a persone e organizzazioni di rimuovere contenuti dal Web solo perché i diretti interessati li ritengono scomodi, tutt’altro. Si cerca un corretto bilanciamento tra gli interessi degli utenti di Internet e dei cittadini in generale, un equilibrio che va ricercato in ogni caso. Chi come Google lamenta ad alta voce le conseguenze della decisione della Corte dovrebbe tenere a mente che dal trattamento dei dati degli utenti ricava imponenti introiti, e questo porta a grandi responsabilità. Non si possono avere i primi senza le seconde, sono due facce della stessa medaglia”.
Let’s be clear: #righttobeforgotten doesn’t lead to censorship. #ECJ reminded #Google of its responsibilities regarding citizens’ data — Martine Reicherts (@ReichertsEU) 18 Agosto 2014
“Permettere ai cittadini di avere un maggiore controllo dei propri dati e al contempo tutelare la libertà d’espressione degli stessi e dei media – chiosa ancora Reicherts – è anche l’obiettivo della riforma sulla data protection, e noi dobbiamo continuare a lavorare sodo per garantire che le nuove norme siano adottate il più presto possibile. I negoziati sulla riforma sono in corso da oltre due anni e mezzo e hanno fatto buoni progressi, ma c’è più lavoro da fare. Capi di Stato e di governo hanno affermato l’importanza di adottare un forte quadro comunitario generale sulla protezione dei dati entro il 2015, e io esorto gli Stati membri ad attenersi a questo obiettivo”. Tornando allo specifico del diritto all’oblio, il Comitato consultivo di cui Google si è dotato all’indomani della sentenza della CGUE farà tappa a Roma il prossimo 10 settembre nell’ambito di una serie di consultazioni promosse per approfondire i punti critici emersi in oltre due mesi di attuazione delle misure di rimozione dei link dai risultati del motore di ricerca. La Commissione Europea ha invece diffuso una scheda che riassume il quadro normativo in materia di right to be forgotten. LEGGI “Diritto all’oblio, Google “interrogato” dai Garanti privacy europei. Accolta la metà delle richieste. In attesa di linee guida condivise” “Google e diritto all’oblio, Giuseppe Busia (Garante Privacy): ‘Stabilito un principio sulla competenza territoriale’. Il Prof. Gambino: ‘Richiesta ai motori di ricerca è tutela estrema e subordinata, ma aspetti positivi per tutela delle fragilità’ ” “Uno, nessuno e centomila: tra reputazione online e diritto all’oblio. Montuori (Garante Privacy): ‘Importante capire il diritto alla contestualizzazione dell’informazione’ ” “‘Google non può profilare senza il consenso dell’utente’, i nuovi paletti del Garante Privacy” “Niente cookie senza consenso, il provvedimento del Garante privacy: ‘Un banner con le informazioni per gli utenti’” “La Corte di giustizia dichiara invalida la direttiva sulla conservazione dei dati. Soro: ‘Sentenza va nella direzione da noi sempre auspicata’ ” “Data retention, nel Regno Unito il primo sì alla nuova legge” 18 agosto 2014