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I servizi location-based arricchiscono il mercato mobile: giro d’affari a 5 mld nel 2018. Berg: “Distribuzione ricavi non equa”
È un mercato in piena espansione quello legato ai servizi basati sulla localizzazione in mobilità, tanto che, stando ad uno studio della Berg Insight, il volume d’affari complessivo in questo settore è destinato nel 2018 a sfondare il tetto dei 5 miliardi di euro tra Europa e Nord America. In questo periodo di riferimento, infatti, i ricavi per gli operatori del Vecchio Continente passeranno dai 735 milioni di euro dello scorso anno a 2,3 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuale del 25,8%; tra Stati Uniti e Canada si passerà dagli 1,8 miliardi di dollari del 2013 ai 3,8 del 2108, con una crescita annua del 16,1%. Ma quali sono i settori che determineranno una così impetuosa crescita dei location-based services? Secondo lo studio saranno le entrate della crescente pubblicità sulle piattaforme di social networking e sui segmenti di ricerca locale. La società di analisi stima che circa il 50% degli abbonati alla telefonia mobile in Europa erano utenti abituali di almeno un servizio location-based alla fine del 2013. In Nord America, dove l’adozione di cellulari GPS-enabled è ancora piuttosto elevata, si stima che il 60% di tutti gli utenti di cellulari è solito accedere ai servizi basati sulla localizzazione almeno una volta al mese. Il social networking e i contenuti relativi all’intrattenimento sono ormai diventati il segmento LBS più esteso sia in termini di volume di utenti attivi sia in termini di ricavi . Esso comprende una vasta gamma di servizi che possono essere suddivisi tra social networking in genere, applicazioni di messaggistica, friend finders e giochi. La mappatura e la navigazione sono il secondo segmento di mercato in termini di ricavi e il terzo in termini di utenti attivi. “La pubblicità è la principale fonte di ricavi per la maggior parte dei servizi orientati verso il consumatore LBS “, dichiara André Malm , Senior Analyst di Berg Insight. “L’aumento del numero di utenti attivi e l’utilizzo di LBS – continua Malm – ha comportato anche una significativa crescita dei ricavi, che sono tuttavia ben lungi dall’essere equamente distribuiti tra gli operatori, con grandi soggetti come Facebook e Google che, forti di un pubblico ampio, attirano la maggior parte di spesa pubblicitaria”. Gli operatori mobili non detengono più un ruolo centrale nel mercato dei LBS, che è ora dominato dagli Over-The-Top che incamerano una sempre più grande e diversificata mole di dati di localizzazioni degli utenti tramite le app disseminate su diversi device. Da parte loro, tuttavia, gli operatori mobili possono investire, nell’ambito del B2B, in quei servizi messi a punto con i dati di localizzazione basati sulla rete: asset tracking, gestione delle frodi, autenticazione sicura e pubblicità location-based . “Alcuni operatori di telefonia mobile hanno anche iniziato a raccogliere informazioni sulla posizione passiva degli abbonati per utilizzare gli stessi in servizi di analisi in mobilità”, spiega Malm. Questa massa di dati anonimi può essere utilizzata per migliorare le prestazioni delle reti mobili e la scelta dei luoghi per la vendita al dettaglio; in ambito di servizio pubblico, invece, sono informazioni che possono risultare utili per la pianificazione urbana e il monitoraggio del traffico da parte delle autorità, oltre che di aziende private. Immagine in home page: Pinterestitalydotcom 27 marzo 2014